´´L´introduzione del pedaggio differenziato lungo l´Autostrada Napoli-Pompei-Salerno collegato ai chilometri effettivamente percorsi, dovra´ essere introdotto entro il 30 giugno 2010, senza ulteriori e nuovi ritardi o rinvii. Infatti, con l´articolo 2 comma 192 della Legge Finanziaria, sono stati approvati gli schemi delle concessioni autostradali gia´ sottoscritte con l´Anas con il recepimento delle osservazioni avanzate dal Cipe, fra le quali anche la concessione Anas e Sam (Societa´ Autostrade Meridionali) per l´Autostrada Napoli-Salerno´´. E´ quanto fa sapere, in una nota, il parlamentare del Pd, Tino Iannuzzi. ´´Per tale concessione il Cipe ha
prescritto che, entro 6 mesi dalla approvazione della convenzione con la Legge Finanziaria e, quindi, entro il 30 giugno 2010, dovra´ essere introdotto il pedaggio commisurato per le varie classi di veicoli ed in base all´effettivo percorso compiuto dagli utenti. Pertanto il ritardo da parte del Governo, nell´approvare solo in occasione della Legge Finanziaria la convenzione Anas- Sam, ha determinato il rinvio al 30 giugno 2010 per il nuovo sistema tariffario differenziato´´, osserva ancora Iannuzzi rircordando di aver sollevato in passato la questione insieme al collega Guglielmo Vaccaro, ´´Rispetto alle ipotesi di pedaggiamento allo studio, devono essere evitati incrementi della tariffa attualmente vigente (1,60) che, invece, va assunta come il pedaggio piu´ alto e massimo nel nuovo e differenziato modello tariffario. Infatti il prevedibile incremento di traffico sulla Autostrada Napoli-Salerno legato al pedaggio diversificato ed al conseguente risparmio che ne derivera´ sulle tratte brevi o medie, e l´ avanzamento dei lavori di ammodernamento e messa in
sicurezza della Autostrada - che la renderanno piu´ fruibile e non piu´
soffocata da quelle code e da quei ingorghi che in questi anni hanno
determinato spostamenti di quote di traffico per raggiungere Napoli verso l´ Autostrada a tre corsie Caserta-Roma - determineranno sicuramente maggiori introiti per la Sam e che, quindi, giustificano l´ esclusione dell´incremento delle attuali tariffe´´, conclude Iannuzzi.