Sono state rese note oggi le motivazioni dell´ordinanza con la quale il tribunale del Riesame di Napoli ha deciso di revocare il divieto di dimora imposto al sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, nell´ambito del secondo filone di indagini sul modus operandi del nucleo Antiabusivismo della polizia municipale del comune vesuviano. A renderlo noto è un comunicato diramato dal portavoce del primo cittadino: "Il collegio dei magistrati del Riesame - si legge nella nota - ha stabilito che alcuna soppressione di atto pubblico era stata ordinata dal sindaco alla polizia municipale di Torre del Greco per favorire un esercente commerciale del centro storico. In particolare, hanno sostenuto i magistrati, non vi è nessuna prova della circostanza che un verbale di sequestro fosse stato redatto dai caschi bianchi, ragione per cui risulta mancante quello che sarebbe stato l´oggetto della presunta soppressione di atto pubblico". "Tra l´altro - si legge ancora nel comunicato stampa -, il collegio del Riesame ha sottolineato la singolarità dell´accusa provvisoriamente formulata al sindaco Borriello, costituita dalla circostanza che il presunto beneficiario della supposta soppressione di atto pubblico, l´esercente commerciale del centro cittadino, non era stato minimamente coinvolto nell´ipotesi accusatoria".
Sulla vicenda il sindaco ha dichiarato: "La mia piena fiducia nella magistratura è stata premiata. Sono stato totalmente scagionato da un´accusa rispetto alla quale, sin dal primo momento, avevo protestato la mia completa innocenza. Adesso, con analoga fiducia e rispetto per il lavoro dei magistrati, attendo la formale conclusione delle indagini preliminari, in modo da mettere definitivamente alle spalle questa vicenda giudiziaria".