Si è svolta l´assemblea provinciale delle ACLI Colf di Napoli che ha messo al centro della discussione: "Le Acli colf per un nuovo welfare della cura oltre il fai da te".
All´assemblea ha preso parte la responsabile nazionale Pina Brustolin che ha illustrato i temi del congresso nazionale a partire dal contributo delle collaboratrici familiari ad un welfare della cura capace di tutelare i diritti delle lavoratrici e delle famiglie.
Al congresso di Napoli, presieduto dal presidente delle ACLI Pasquale Orlando, hanno partecipato oltre cento delegate provenienti dai diversi nuclei territoriali.
Preponderante la presenza di donne straniere (soprattutto ucraine che hanno espresso voglia di partecipazione associativa ed anche preoccupazione per la fase attuale in cui sembra emergere nel paese una diffidenza verso i lavoratori stranieri.
“Proprio il lavoro precario e non tutelato provoca insicurezza anche sul lavoro- ha detto Orlando- bisogna quindi garantire diritti e tutela in un quadro di riconoscimento del lavoro di cura e di sostegno alle famiglie popolari bisognose di assistenza.”
Il vice presidente delle ACLI Enzo Cirillo ha posto l´accento sulla opportunità di una più vasta opportunità di partecipazione consapevole alle ACLi non solo sul versante sindacale e di tutela ma anche a partire dal consapevole diritto alla qualità della vita e al protagonismo sociale delle tante lavoratrici straniere che si rivolgono all´associazione. Già disponibili numerosi circoli Acli per ospitare le autonome attività delle lavoratrici domestiche oltre a incrementare le azioni formative linguistiche e professionali.
Presentato al congresso un report ragionato sulle attività svolte e una ricerca condotta dalle sociologhe Anna Cristofaro e Maria Laura Biscaglia che ha svelato numeri, provenienze, bisogni e aspettative delle colf a Napoli.
Eletti in conclusione il nuovo consiglio provinciale e il gruppo di delegate che parteciperanno al congresso nazionale previsto per la prossima settimana a Roma.
Giunti all´assemblea calorosi messaggi di apprezzamento e collaborazione dal console ucraino e dal console onorario della Polonia.