Catello Germano, giornalista e operatore video di MetropolisTv e direttore della nostra testata, è stato vittima di una aggressione avvenuta mentre eseguiva delle riprese ai funerali di Nicola Martinelli, il giovane di Castellammare di Stabia morto ieri in seguito ad una caduta dalla sua moto.
Catello Germano, insieme alla collega Valeria Di Giorgio, stava preparando un pezzo per Metropolistv. Al momento dell´uscita della bara dalla chiesa dello Spirito della città stabiese, l´operatore è stato fatto segno di minacce da parte di un nutrito gruppo di esaltati. Comprendendo il momento di tensione che si stava innescando Germano ha abbassato e spento la telecamera. Ma il gesto non è servito a calmare gli animi perchè intanto era già partita una cieca e assurda caccia all´uomo da parte del branco. Il giornalista ha cercato riparo allontanandosi ma è stato a lungo inseguito, raggiunto, spinto a terra e percosso con calci e pugni da un gruppo di uomini. Fortunatamente è riuscito ad alzarsi e a trovare aiuto in un bar dove alcuni uomini gli hanno fatto da scudo chiudendo le porte, calmando e allontanando i facinorosi. La telecamera, strappata dalle mani dell´operatore è stata completamente distrutta. Germano è stato trasportato in autombulanza all´ospedale San Leonardo dove gli sono state riscontrate escoriazioni ed ecchimosi in varie parti del corpo, contusioni alle costole e alle braccia e un edema all´occhio destro.
Una vicenda assurda e folle, senza spiegazioni, senza motivazioni. Perchè aggredire dei giornalisti che fanno il loro lavoro documentando il funerale di un giovane morto in un banale incidente stradale? E questa la domanda alla quale cercheranno di dare risposte Polizia e Carabinieri che stanno raccogliendo informazioni sull´accaduto e sui responsabili.
Sul caso è intervenuto l´Ordine dei giornalisti della Campania, il quale, attraverso le parole del presidente Ottavio Lucarelli, ha espresso solidarietà ai due giornalisti e ha condannato "il grave episodio" invitando "le forze dell´ordine a fare chiarezza e ad individuare al più presto gli aggressori".