Si torna a sparare a Torre Annunziata. A morire sotto una raffica di proiettili è Francesco Chierchia, 68 anni, storico esponente della famiglia dei “Fransuà” alleata del clan Gionta. Questa volta quindi si è sparato non per intimidire, come avvenuto nei mesi scorsi ai danni di diverse attività commerciali e imprenditoriali, ma per uccidere. L’uomo è stato raggiunto da quasi dieci proiettili (molti di più quelli esplosi) mentre era alla guida della sua auto, una Fiat Idea azzurra, su via Vittorio Veneto in direzione Pompei.



Affiancato dai sicari al bordo di uno scooter, è stato colpito al volto e al petto. L’auto, priva di controllo, ha terminato la sua corsa contro i muretti che delimitano la strada dal rione Poverelli.
Alza il tiro quindi la camorra a Torre Annunziata. Quello di stamattina infatti è un messaggio chiaro e tondo non solo ai clan rivali, ma anche alle forze dell’ordine che, negli ultimi 4 anni, hanno smantellato le diverse organizzazioni criminali grazie a centinaia di arresti tra affiliati, gregari e boss. Smantellate, ma non annientate del tutto. I numerosi blitz e gli arresti di numerosi latitanti eccellenti infatti hanno costretto i clan a riorganizzarsi per il controllo del territorio.
Catello Germano