Alta Marea, al via la discussione finale
01-12-2009 - Archivio Storico de Lo Strillone
È iniziata ieri nellaula bunker di Poggioreale la requisitoria del pm Dda Pierpaolo Filippelli, nel processo a carico di centodieci presunti affiliati al clan Gionta. Il sostituto procuratore dellAntimafia ha iniziato a spiegare al giudice per ludienza preliminare il contesto entro il quale muoveva i suoi tentacoli la cosca di Torre Annunziata. Unorganizzazione criminale efferata che basava la sua fortuna sul traffico di sostanze stupefacenti e che ha reso la piazza di spaccio oplontina una delle più fiorenti in Europa. Una holding criminale che si è avvalsa della collaborazione sul territorio della famiglia Chierchia, alias Fransuà, fedele alleato con il suo quartiere generale nel rione Provolera. Un alleato militare in quella che è stata una vera e propria guerra contro laltra cosca di Torre, il clan Gallo Cavalieri. Una battaglia di camorra che ha visto la morte di quattro persone in tre giorni tra il 20 e il 22 aprile del 2007. Una faida che il pm ha voluto ripercorrere in aula motivandola come una lotta per la conquista del traffico di sostanze stupefacenti cittadino. Inoltre il magistrato ha spiegato come sono state raccolte le prove che hanno permesso le due operazioni, Alta Marea e Alta Marea 2, con le quali le forze dellordine hanno sgominato la cosca di Palazzo Fienga. Fondamentale secondo il pm le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e le intercettazioni ambientali che hanno permesso di ricostruire le attività criminali del clan. Ad una ad una il magistrato passerà al setaccio la posizione di ogni singolo presunto affiliato durante le prossime udienze cominciando da quella fissata a metà dicembre.