L’associazione ambientalista Marevivo prosegue la sua battaglia in difesa del Golfo di Napoli, per scongiurare il pericolo di una nuova estate come quella passata, che lo ha visto protagonista delle prime pagine delle cronache italiane per i gravi problemi di inquinamento di uno dei posti più belli e visitati d’Italia.

Dopo aver denunciato a giugno dello scorso anno in una lettera al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, le gravi condizioni del Golfo di Napoli dovute principalmente al cattivo funzionamento del ciclo integrato delle acque, agli scarichi in mare del fiume Sarno e ad uno scarso senso di responsabilità di molte strutture turistiche, oggi è stato compiuto un altro importante passo.

Marevivo ha riunito i rappresentanti delle Associazioni di categoria turistico ricreative, SIB, FIPE, Ascom Confcommercio, i sindaci dei comuni che fanno parte del Golfo di Napoli e la Protezione Civile della Regione Campania per definire un piano di attività concrete in difesa del Golfo di Napoli.

Questo incontro fa seguito all’accordo che lo scorso ottobre Marevivo ha raggiunto con i Comuni e con la Regione per promuovere azioni mirate con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento delle acque del Golfo di Napoli.

All’incontro di oggi erano presenti il Dr. Luigi Rauci, Capo Area Ambiente della Regione Campania, il Dr. Guglielmo Allodi, Capo della segreteria del Presidente della Regione Campania, il Dr. Riccardo Scarselli, Presidente del Sindacato Italiano Balneari, il Presidente di Marevivo Rosalba Giugni e il Direttore Generale Carmen di Penta.

Nel corso della mattina si è discusso il documento di proposte presentato da Marevivo per ridurre l’impatto dell’inquinamento delle acque del Golfo di Napoli. Le proposte contenute nel documento sono indispensabili per i 30 comuni della fascia costiera e per gli imprenditori turistici.

Il Dr. Luigi Rauci, si è impegnato a fornire aggiornamenti sullo stato delle attività, nel corso di un nuovo appuntamento fissato per il prossimo 2 febbraio.

Il Presidente di Marevivo, Rosalba Giugni, ha dichiarato: “Sono soddisfatta e ringrazio il Dr. Rauci per l’impegno preso di dare risposte concrete entro il 2 febbraio, relativamente alle attività immediatamente cantierabli da parte della Regione Campania in merito alla depurazione e al trattamento delle acque reflue di quei Comuni che, nonostante le ingenti risorse investite dal Commissariato di Governo, ancora oggi non si comprende per quale cavillo burocratico non siano in grado di immettere le acque reflue negli impianti di depurazione del fiume Sarno”.

Marevivo si impegna a rendere noti al pubblico e alla stampa con cadenza mensile aggiornamenti sullo stato delle attività in corso.

Questa “task force” a tutela del Golfo di Napoli fortemente voluta dall’Associazione Marevivo assume un ruolo di indispensabile rilevanza. La principale ricchezza del Golfo di Napoli è rappresentata infatti dal turismo che dà alla Regione Campania il 29% del Pil, con i suoi oltre 1200 stabilimenti balneari, le oltre 800 strutture ricettive, i migliaia di esercizi commerciali che danno lavoro a più di 45.000 persone e generano un indotto economico che si aggira intorno ai 5 miliardi di euro all’anno.
I danni dell’inquinamento stanno mettendo in serio pericolo il turismo nella Regione Campania e rischiano di danneggiarne irrimediabilmente l’equilibrio economico con conseguenze gravissime a livello nazionale.