E’ surreale. In questi giorni leggiamo sulla stampa la circostanziata ed accurata dichiarazione della Rete di Faro del Sarno: Faro del Sarno denuncia la Provincia per aver disertato la riunione, convocata presso il Comune di Torre Annunziata con Gori e ATO Sarnese Vesuviano, e incalza il Comune stesso ad essere più efficace per costringere la Provincia a fare il proprio dovere per l’avvio dei lavori, già finanziati, finalizzati ad intercettare l’alveo Penniniello all’altezza di Via Bottaro e a portare i reflui in gran parte neri (dove confluiscono gli scarichi di molti alloggi di Boscoreale e di Torre Annunziata) all’impianto di depurazione di Castellammare di Stabia, per alleggerire il carico inquinante che si riversa nel canale Bottaro e da lì sulla costa di Rovigliano.
E inoltre, leggiamo le dichiarazioni del segretario cittadino del PD che incalza il Comune e la Multiservizi per non aver mai pensato all’introduzione di dissipatori di rifiuti alimentari: il segretario del PD di Torre Annunziata dichiara che il dissipatore è un tritarifiuti da cucina che, integrato con facilità sotto il lavello, tritura e sminuzza i rifiuti umidi e li smaltisce attraverso lo scarico tradizionale. Al costo di 500 euro, risolverebbe il problema dei rifiuti umidi. Torre Annunziata non può sopportare un pensiero in libertà sull’inquinamento del mare. Da una parte un’azione mirata a seguire passo passo i temi, a sollecitare l’avanzamento dei lavori, la messa a sistema della rete fognaria, e dall’altra il via libera a tritare e buttare tutto (arance, verdura, pasta, limoni, anguria, ecc… ) dove? Se va bene, nell’impianto di trattamento delle acque di Castellammare ma se va male, visto il nostro sistema fognario attuale, a mare, evidentemente.
Davanti all’ennesimo divieto di balneazione, possiamo permetterci di divagare sul dissipatore solo per promettere un risparmio sulla tassa dei rifiuti (ma sarà vero, poi? ) e nel frattempo fantasticare su come aumentare la quantità di rifiuti da immettere ora a mare e domani al depuratore. Ricordo che la depurazione delle nostre acque reflue è un servizio che naturalmente dobbiamo pagare, anzi ci auguriamo di farlo presto, quando la depurazione ci sarà. Più acqua consumeremo, più pagheremo per ripulirla. Anche se dobbiamo diluire i nostri rifiuti attraverso il lavello.

Maria Lionelli
Presidente del Circolo di Legambiente Parco Letterario Vesuvio