“Richiesta di un urgentissimo incontro al presidente della giunta regionale, Stefano Caldoro, all’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano e agli attuali responsabili della discarica Sari, per ribadire con forza la richiesta di revoca del provvedimento che consente l’ampliamento della Sari, ed esigere rassicurazioni chiare sugli sviluppi futuri”. E’ questo l’esito, sul piano politico, dell’incontro che si è svolto stamane presso il Comune di Terzigno tra il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, Boscotrecase, Agnese Borrelli, Trecase, Gennaro Cirillo e il vicesindaco di Terzigno, Francesco Ranieri.
Nel corso della riunione i sindaci vesuviani hanno anche incontrato gli avvocati Maria Rosaria Esposito, Mariella Stanziano e Anna Brancaccio, di recente nominati, su indicazione di mamme vulcaniche e dei comitati antidiscarica rifiuti di Terzigno, per impugnare il provvedimento della giunta regionale della Campania dello scorso mese di ottobre che prevede l’ampliamento della discarica Sari con possibilità di sversare altre 50mila tonnellate di rifiuti. Nella riunione i legali hanno esposto agli amministratori dei comuni vesuviani la situazione dal punto di vista giuridico, e le azioni che da subito avvieranno per impugnare l’atto della giunta regionale della Campania.
L’incontro con i legali e l’intesa politica tra i sindaci, segue al “no” netto e risoluto all’ampliamento della discarica rifiuti di cava Sari unanimemente votato dal Consiglio Comunale di Boscoreale lo scorso 12 dicembre, al quale ha fatto seguito la pacifica fiaccolata di sabato sera che ha visto alcune centinaia di persone affermare con forza la definitiva chiusura della Sari.
Intanto, il sindaco Gennaro Langella, nel riaffermare “La ferma opposizione a ogni ipotesi di ampliamento della cava Sari”, ha disapprovato ancora una volta l’operato delle amministrazioni regionale e provinciale, ritenendo “Intollerabile e inaccettabile l’adozione di provvedimenti tampone senza porre in essere una strategia concreta che porti definitivamente fuori dalla ormai cronica emergenza rifiuti”.