"I cittadini di Varano stanno ancora attendendo, dal 23 dicembre dello scorso anno, che l’amministrazione comunale dia il via libera al progetto di anagrafe edilizia e di radiografia del territorio per verificare l’esistenza o meno nel sottosuolo di resti archeologici: non vorrei che questi ritardi nascondano magari l’intenzione di cambiare le carte in tavola e far sedere al tavolo altri soggetti rispetto a quelli indicati in quell’atto di indirizzo".
E’ durissima la presa di posizione di Eduardo Melisse, consigliere comunale e presidente della commissione urbanistica a Castellammare, a poche ore da un interpartitico che dovrebbe tornare ad occuparsi della vicenda.
"L’atto di indirizzo, votato dal consiglio comunale all’unanimità, su proposta mia e di altri colleghi consiglieri è di otto mesi fa: con quell’atto si dava il via libera alla stipula di un protocollo d’intesa con la Soprintendenza. Attraverso questi saggi nel sottosuolo sarebbe stato possibile, infatti, capire se per le abitazioni che hanno presentato domanda di condono alla data del 31 dicembre 1994, e per le quali non vi sia la presenza di resti archeologici, potesse proseguire l’iter amministrativo quale commissione edilizia integrata e successivo parere obbligatorio della Soprintendenza" continua Melisse.
“Come stabilito dall’atto di indirizzo, del resto, sarà la Soprintendenza ad indicare un elenco di tecnici che seguiranno i lavori di mappatura del sottosuolo: saggi, i cui costi, saranno interamente a carico dei cittadini che ne faranno richiesta. Motivo per il quale ritengo sacrosanto che l’impostazione iniziale non cambi e che sia la Soprintendenza ad indicare i professionisti tra i quali i residenti possano scegliere” rincara poi la dose l´architetto che, infine, aggiunge: "Stiamo discutendo del diritto alla casa di decine di famiglie. E sappiamo bene che va tutelato il bene primario dell’interesse collettivo e della tutela del bene paesaggistico. Ma non si possono decidere e imporre scelte, soprattutto se comportano costi economici, senza ascoltare i cittadini. Chiediamo, per questo motivo, che l’amministrazione comunale segua la strada tracciata da quell’atto di indirizzo sul quale c’è stata la votazione di tutta l’aula. Non vorremmo che il tema Varano fosse interessante solo quando c’è una campagna elettorale e quando ai residenti di quella zona si fa visita per chiedere voti e consensi. Quella di Varano è un’emergenza sempre. E va risolta, rispettando la legge e le persone”.