Anche Massimo Papa aderisce, ufficialmente, al gruppo consiliare del Pd. La notizia circolava già da tempo negli ambienti politici locali, ma l’ormai ex esponente di “Noi Sud” ha sciolto le personali riserve soltanto nelle ultime ore, con una nota pubblica indirizzata al segretario cittadino dei Democratici, Ciro Passeggia. L’avvento di Papa rafforza, ulteriormente, la rappresentanza renziana in seno al Consiglio torrese. Con esso, difatti, il numero di rappresentanti in quota Pd sale a 6. Cifra considerevole, dato che meno di un mese fa (prima che si concretizzasse anche il ritorno del sindaco, Giosuè Starita, tra le fila dei Dem, ndr) il capogruppo Ricciardi poteva contare sull’isolato appoggio del consigliere Luigi Ammendola. La decisione assunta da Papa percorre la medesima strada intrapresa dagli ex IdV Antonio Gagliardi e Luigi Cirillo, transitati tra i banchi del Pd, in aprile, unitamente ad Enzo Sica (ex Centro Comune). Una vera rivoluzione, giustificata dall’ultima new entry in virtù del “rigore morale, della competenza e delle qualità umane” spesso vantate, a suo giudizio, dal primo cittadino oplontino Starita. “Nella mia pur breve esperienza – continua Papa - ho avuto la possibilità di comprendere che, oltre le diverse collocazioni istituzionali o politiche, ciò che conta maggiormente sono i valori nei quali ciascuno crede e per i quali si batte, nonchè la qualità delle stesse relazioni umane”. Il giudizio positivo sul comportamento istituzionale serbato dal Sindaco, la chiave di volta per l’apertura al Pd. “Nelle ultime settimane – scrive ancora Papa – ho apprezzato la lucida analisi di Starita su quanto è indispensabile fare rapidamente, sul piano politico ed amministrativo, nell´esclusivo interesse della città. Per questa ragione faccio anche mia la sua volontà di aprire una fase nuova, mettendomi a disposizione di questo nuovo progetto, nel quadro dei valori e delle idealità che la formazione politica, da me prescelta, esprime, sia sul piano locale che sul versante nazionale, grazie al dinamismo ed alla concretezza riformista di Matteo Renzi. Per tutte queste ragioni – conclude - chiedo formalmente di aderire al Partito Democratico”.

Salvatore Piro