Andrea Fiorillo, consigliere comunale di Torre Annunziata, sarà il candidato di “Sinistra delle Libertà”, unione di forze politiche composta da Verdi, Comunisti vendoliani, Psi e Sinistra Democratica per il collegio di Torre Annunziata-Santa Maria La Bruna.
Fiorillo è un nome noto della politica torrese e nel corso della sua lunga carriera politica ha svolto incarichi di rilievo, tra cui quello di presidente del Consiglio comunale durante l´amministrazione del sindaco Francesco Maria Cucolo.
Giovedì sera presso il "Non solo Caffè" in corso Vittorio Emanuele, alle ore 17,30, arriverà Salvatore Vozza, attuale sindaco di Castellammare di Stabia, candidato alle primarie della coalizione di centrosinistra per la scelta del candidato presidente. il quale ufficilmente "benedirà" la candidatura del politico torrese.

(I visitatori del sito possono esprimere la propria preferenza per Fiorillo nel sondaggio, presente nella home page del sito)

Intanto restano abbottonati gli altri probabili candidati dei partiti di maggioranza tra cui Tommaso Solimeno, vicesindaco della giunta Starita che da voci di corridoio avrebbe forti ambizioni in tal senso. Ma potrebbe essere proprio il sindaco Giosuè Starita a sbarrare la strada del suo vice se dovesse decidere di dire il proprio si all´invito rivoltogli dal commissario del PD Aldo Cennamo di avere il primo cittadino come candidato ufficiale del partito di Franceschini.
Per l’Italia dei Valori la scelta del capogruppo Antonio Gagliardi sarebbe solo una candidatura di bandiera, considerando l´oggettiva forza espressa in campo. Grande attenzione è puntata invece sul Psdi le cui scelte potrebbero essere determinanti per la conquista del collegio di un esponente locale. Certamente la discesa in campo del sindaco Starita spiazzerebbe parecchi pretendenti della sua stessa maggioranza e potrebbe davvero rappresentare il modo giusto per far sedere un torrese su un seggio di Santa Maria la Nova. Sarebbe impensabile, infatti, vedere contrapposti al primo cittadino assessori e consiglieri della sua stessa maggioranza su cui cadrebbe la responsabilità, in caso di insuccesso del sindaco, di creare pericolose instabilità in seno alle forze politiche al governo della città.