Annuncio choc di Lucio Corelli: "Basta! Ho messo in vendita i Pupi!"
09-06-2011 - Archivio Storico de Lo Strillone
Lucio Corelli, erede della ben nota famiglia di pupari, annuncia che presto Torre Annunziata perderà questo patrimonio e questa tradizione. Purtroppo è così - spiega - con i miei figli abbiamo deciso di cominciare a vendere tutti i pupi e il materiale storico conservato perché nonostante i tanti appelli lanciati in passato e laiuto chiesto, non sono arrivate risposte convincenti. In questi anni sono andato
avanti perchè era soprattutto la popolazione a chiederci di non abbandonare questa arte. Ora dico a quella stessa popolazione: Cari amici, mi dispiace, ma Corelli non
vi può più accontentare perché non cè nessuno che si muove per salvare questa tradizione che vive a Torre Annunziata da 135 anni."
Un po di tempo fa è stato realizzato un progetto con listituto tecnico Cesaro per avviare i ragazzi a questo tipo di attività, per il quale il Comune ha dato un contributo. Poi cosè successo?
Il comune ha dato un contributo per lallestimento degli spettacoli, ma quando gli stessi sono terminati il Preside dellistituto ci ha giustamente detto che non potevano più ospitarci lì in quanto la scuola dipende dalla Provincia.
Così ho dovuto prendere tutto il materiale e portarlo via di nuovo.
Ha fatto una comunicazione allAssessore ai Grandi Eventi Raiola dicendo che il materiale è a disposizione del Comune. Cosa le è stato risposto?
Di recente ho fatto richiesta di interessamento allassessore allo spettacolo e grandi eventi Giuseppe Raiola, chiedendogli un sostegno per creare un laboratorio
di pupi, per tramandare ai giovani torresi questa tradizione.
A Napoli, per esempio, lamministrazione Provinciale ha creato
presso Santa Maria La Nova un vero e proprio Museo dei Pupi, rilevando il materiale di altri artigiani. I miei pupi sono addirittura, senza offesa, di pregio ancora
maggiore di quelli napoletani eppure a Torre Annunziata vengono calpestati e abbandonati.
A chi vuole rivolgere lultimo appello?
Io voglio solo ringraziare la popolazione, tutti gli amici che si sono interessati per non far morire questa arte. Sono veramente tantissimi, insegnanti, impiegati del
comune, però purtroppo non cè nessuno che vuole aiutarmi a risolvere
il problema. Anche la professoressa Maria Elefante mi ha promesso tante volte un aiuto ma poi non cè stato alcun concreto intervento. Sarebbe stato bello allestire a Torre Annunziata una sala tutta dedicata ai pupi. Tenerli tutti insieme avrebbe
dato un valore superiore a questo patrimonio, ora invece lo venderemo
in maniera spezzettata e sarà certamente una perdita di valore per questo inestimabile tesoro.
AMELIA SCASSILLO
da "lo Strillone" - Giugno 2011
avanti perchè era soprattutto la popolazione a chiederci di non abbandonare questa arte. Ora dico a quella stessa popolazione: Cari amici, mi dispiace, ma Corelli non
vi può più accontentare perché non cè nessuno che si muove per salvare questa tradizione che vive a Torre Annunziata da 135 anni."
Un po di tempo fa è stato realizzato un progetto con listituto tecnico Cesaro per avviare i ragazzi a questo tipo di attività, per il quale il Comune ha dato un contributo. Poi cosè successo?
Il comune ha dato un contributo per lallestimento degli spettacoli, ma quando gli stessi sono terminati il Preside dellistituto ci ha giustamente detto che non potevano più ospitarci lì in quanto la scuola dipende dalla Provincia.
Così ho dovuto prendere tutto il materiale e portarlo via di nuovo.
Ha fatto una comunicazione allAssessore ai Grandi Eventi Raiola dicendo che il materiale è a disposizione del Comune. Cosa le è stato risposto?
Di recente ho fatto richiesta di interessamento allassessore allo spettacolo e grandi eventi Giuseppe Raiola, chiedendogli un sostegno per creare un laboratorio
di pupi, per tramandare ai giovani torresi questa tradizione.
A Napoli, per esempio, lamministrazione Provinciale ha creato
presso Santa Maria La Nova un vero e proprio Museo dei Pupi, rilevando il materiale di altri artigiani. I miei pupi sono addirittura, senza offesa, di pregio ancora
maggiore di quelli napoletani eppure a Torre Annunziata vengono calpestati e abbandonati.
A chi vuole rivolgere lultimo appello?
Io voglio solo ringraziare la popolazione, tutti gli amici che si sono interessati per non far morire questa arte. Sono veramente tantissimi, insegnanti, impiegati del
comune, però purtroppo non cè nessuno che vuole aiutarmi a risolvere
il problema. Anche la professoressa Maria Elefante mi ha promesso tante volte un aiuto ma poi non cè stato alcun concreto intervento. Sarebbe stato bello allestire a Torre Annunziata una sala tutta dedicata ai pupi. Tenerli tutti insieme avrebbe
dato un valore superiore a questo patrimonio, ora invece lo venderemo
in maniera spezzettata e sarà certamente una perdita di valore per questo inestimabile tesoro.
AMELIA SCASSILLO
da "lo Strillone" - Giugno 2011