Ha la voce bassa e roca palese segnale di chi, soprattutto nell´intervallo, si è fatto ampiamente sentire con i suoi ragazzi. "Ho contato fino a dieci prima di esprimermi", ammette candidamente un provato Vincenzo Feola, tecnico del Savoia, al termine della sofferta vittoria ottenuta dai bianchi ai danni della Cavese. "Il primo tempo non mi è proprio piaciuto. Siamo scesi in campo senza la giusta dose di umiltà e concentrazione. Negli spogliatoi ho pungolato, a dovere, i miei calciatori nel loro orgoglio. Dobbiamo capire che chi gioca contro il Savoia dà sempre il cento per cento delle sue forze e non possiamo permetterci sbavature o negligenze. I ragazzi hanno recepito alla grande il messaggio, giocando un ottimo secondo tempo. Complimenti a questo splendido gruppo che ringrazio per la pronta reazione".
La tensione da derby, probabilmente, lo ha tradito. Il tecnico sommese ha infatti rimediato la prima espulsione sulla panchina bianco scudata. "Non ho offeso nessuno" - ribatte prontamente Feola che, sul suo allontanamento dal terreno di gioco, fornisce una personale ed ironica spiegazione: "Il Giraud pieno di spettatori è paragonabile ad una donna bella ed affascinante che tutti vorrebbero corteggiare. La terna arbitrale ha peccato un pochino in protagonismo. Accetto tutte le decisioni con serenità, ma oggi protestavo civilmente per un fallo subito da Tiscione e sono stato espulso".
Il segreto del Savoia pare essere soprattutto la invidiabile condizione atletica. Una squadra pronta a correre, sacrificarsi e sudare fino al novantesimo. L´allenatore oplontino concorda con l´impressione generale degli addetti ai lavori: "Ho la fortuna di lavorare con uno staff che merita ben altre categorie, a partire dal professor Fucci per arrivare al mio secondo, Pasquale Suppa. Il merito del nostro attuale successo risiede nella organizzazione tecnica e societaria".
Infine, una dedica speciale per la vittoria nel derby: "Tre punti dedicati al nostro vice presidente, Gianluca Marciano, di rientro dal viaggio di nozze. Lui teneva particolarmente al successo contro la Cavese. Gli abbiamo fatto un bel regalo".

Salvatore Piro