Consiglio comunale dai toni accesi quello di questa mattina che ha visto l’assise impegnata a discutere sulle aliquote della IUC (Tari, Tasi ed Imu determinate dalle delibere di giunta 92 e 94) che, sostanzialmente, non sono state modificate come qualche consigliere aveva sperato. Nei giorni scorsi era ventilata anche l’ipotesi di disertare la convocazione di questa mattina: in questo modo si sarebbe imposta come aliquota Tasi, la cui definizione scade domani, l’1 per mille, invece del 2,5 approvato in giunta.

L’assessore al bilancio Carlo Iavarone, nella sua relazione introduttiva, ha sottolineato ancora una volta che “Lo stato centrale ha limitato i trasferimenti agli organismi periferici, per questo motivo la definizione delle tasse comunali è sempre più importante per garantire la vita e le funzioni dell’ente. Occorre rientrare nei vincoli di bilancio, rispettare il patto di stabilità ma anche assicurare le politiche messe in campo da palazzo Criscuolo, prima tra tutte quelle sociali”.

Non sono mancati momenti di rabbia e tensione da entrambi gli schieramenti. Da un lato Alfieri ha accusato di “lottizzare il comune con la spartizione delle poltrone. Proprio di questa mattina è la nomina del Dirigente del V Dipartimento, a breve ci aspettiamo anche la revoca del Dottor Monda e la nomina di un altro dirigente che rientra nella spartizione”. Dalla maggioranza si elevato un coro di critiche da parte di Ammendola e Ricciardi sia al Presidente Portoghese “per lo svolgimento del consiglio comunale, poco rispettoso del regolamento e troppo mite ad ammonire l’opposizione, ovvero i suo compagni di partito”. Sia all’indirizzo di Izzo, protagonista di un’accesa discussione con Manzo su un emendamento presentato da quest’ultimo.

Approvati i due punti all’ordine del giorno e due dei tre emendamenti sottoscritti dalla maggioranza. Il primo emendamento prevede la possibilità di rateizzare la Tari in quattro rate, invece che tre, estendendo i pagamenti fino a fine aprile (prima rata il 16 ottobre, poi 16 dicembre, 28 febbraio 2015 e 28 aprile 2015).
Il secondo ha come oggetto la “Modifica dell’art. 57 comma 6 del regolamento IUC”. Si è chiesto di eliminare la parola “industrie” ed inserire “che operano in locali con superfice non superiore ai 250 metri quadri”. Aggiungere, inoltre, alla fine dello stesso comma, “per le attività economiche che occupano una superficie dai 251 ai 500 metri quadri si applica una riduzione del 10% della tassa se l’attività è svolta fuori dall’area delimitata dalla ZFU e del 20% all’interna di essa”.

Bocciato l’emendamento di Izzo che prevedeva di rateizzare l’Imu in 5 tranche e ritirato l´altro emendamento a prima firma di Manzo che presumeva ulteriori detrazioni di 50 euro per ogni figlio a carico.


Raffaele Perrotta