I carabinieri di Brescia hanno arrestato tre fratelli di Torre Annunziata, Claudio, Pasquale e Giovanni Palumbo, ritenuti responsabili dell´omicidio del 51enne Gioacchino Lombardo, massacrato di botte e bruciato vivo all´interno della sua automobile a Bereguardo, in provincia di Pavia, il 2 luglio 2003. I tre sono stati raggiunti da un´ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Pavia a Savona e nel milanese, a Sesto San Giovanni e Rozzano.
Secondo l´accusa, nel pomeriggio del 2 luglio 2003 in un´abitazione del Villaggio Prealpino a Brescia, i tre arrestati dopo aver picchiato violentemente Lombardo gli hanno fratturato il naso e il cranio, poi l´avrebbero «incaprettato» con del filo elettrico e trasportato ancora vivo nelle campagne di Pavia dentro il bagagliaio della sua Fiat Tempra station wagon a cui avevano infine dato fuoco. Secondo gli esami autoptici, il 51enne morì soffocato dal fumo e il suo cadavere finì carbonizzato.
I fratelli Palumbo furono condannati nel 2010 insieme con il figlio della vittima, Vincenzo, per tentato omicidio, omicidio colposo e incendio doloso. Successivamente, in Appello, quest´anno, i giudici avevano annullato le condanne. Dalle indagini che avevano portato alle condanne, all´origine dell´efferato delitto c´era una ragazza romena contesa tra padre e figlio.
(fonte Bresciaoggi.it)