L´inchiesta ´Matachione-bis´ si allarga a macchia d´olio. Un nome, su tutti, fa rumore. E´ quello del sostituto commissario Antonio Troiano, il poliziotto in servizio presso il Commissariato di Torre Annunziata, fino allo scorso maggio, e poi trasferito per ´esigenze di servizio´ a Nocera. Oggi Troiano, da più parti dipinto come il ´piedipiatti anti-camorra´ (e per il quale l´ex Giudice Michele Del Gaudio si è da subito battuto in prima persona, per evitarne il trasferimento), è sul registro degli indagati. Henry Woodcock e Celestina Carrano, i p.m. titolari dell´inchiesta sulla presunta corruzione di vertici della Finanza ed altri pubblici ufficiali, ad opera del ‘re delle farmacie’, hanno iscritto il suo nome nel fascicolo aperto presso la Procura di Napoli. Tra gli ufficiali rientranti nel ‘sistema-Matachione’, secondo gli inquirenti, figurerebbe anche lui, Antonio Troiano.

L´ACCUSA. Troiano è indagato perché, a giudizio dei p.m., avrebbe rivelato all’imprenditore torrese “notizie ed informazioni inerenti all’espletamento di attività di indagine in corso e coperte da segreto istruttorio”. Secondo l´accusa, Troiano avrebbe inoltre informato Matachione dello "svolgimento di attività di intercettazioni telefoniche" sull’utenza intestata all’ex moglie dell’imprenditore farmaceutico, Maria Palomba. In cambio, il poliziotto difeso dall’intera città, per il quale si raccolsero quasi mille firme per dire ‘no’ al suo improvviso trasferimento, si sarebbe "fatto promettere e dare", dallo stesso Matachione, “utilità varie, tra cui costosi prodotti farmaceutici e parafarmaceutici che prelevava sistematicamente presso le farmacie” di proprietà dell’imprenditore di Torre del Greco. A corroborare il quadro indiziario sempre lei, Maria Palomba. L’ex moglie di Nazario Matachione parla, svela aneddoti e retroscena, tutte ovviamente da riscontrare poi in udienza, anche nell’ambito del ´filone-bis´. Quello più pesante.

LE DICHIARAZIONI DI LADY MATACHIONE. “A detta di mio marito – dichiara Maria Palomba agli inquirenti, all´esito della perquisizione domiciliare del 16 giugno scorso - c´era un poliziotto del Commissariato di Torre, a nome Isp. Troiano, il quale gli forniva notizie ed informazioni riservate, facendogli addirittura vedere le informative di PG; al riguardo, mio marito mi disse che grazie a lui il Troiano aveva fatto intercettare il mio telefono, cosa che non so se è avvenuta realmente; ancora, sempre mio marito mi diceva che il suddetto Isp. Troiano andava sempre nella sua farmacia sul Corso di Torre Annunziata, vicino al Commissariato di PS, e non pagava mai le cose che prendeva". Anche per questo i pubblici ministeri, titolari dell´inchiesta, hanno disposto la perquisizione dell´abitazione di Antonio Troiano, per acquisire atti o documenti pertinenti all´accusa ipotizzata.

Salvatore Piro

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