Asl Na 3 Sud, la denuncia della CISL: "Si rischia il collasso"
06-03-2013 - Archivio Storico de Lo Strillone
Da azienda virtuosa, lAsl Na 3 Sud rischia il collasso e un nuovo taglio dei posti letto.
La ripartizione del fondo sanitario regionale per il 2012 sta suscitando non poche perplessità, perché interviene retroattivamente con forti tagli, mettendo a rischio anche le aziende virtuose come ad esempio lAsl Na 2 Nord e lAsl Na 3 sud.
In particolare lAsl Napoli 3 Sud ha chiuso il bilancio 2012 con un utile, ma non riesce a mantenere il segno positivo a causa dei tagli a posteriori. A rischio posti letto, livelli minimi assistenziali e farmaci. LAsl diretta da Maurizio DAmora si troverebbe così nuovamente indebitata.
La gestione finanziaria dellanno 2012 dellAsl Na 3 sud, effettuata sulla base del contributo dellanno 2011, si è conclusa con un avanzo di 119.789 a dimostrazione della professionalità e della capacità messe in campo dallazienda e dai lavoratori tutti, che erano riusciti a salvare la sanità dellarea a sud di Napoli, seppur tra tante difficoltà e problemi (tanti ancora) da affrontare. Afferma Salvatore Altieri, Segretario Responsabile Area Metropolitana Cisl Fp Napoli.
Purtroppo, però dobbiamo registrare che a esercizio ormai concluso la Regione Campania interviene con il decreto 19/2013 che assegna allAsl Na 3 Sud un contributo inferiore di ben 13 milioni di euro rispetto al 2011, facendo ricadere lazienda in disavanzo così come è stato dal 2009 al 2011 anni di grande difficoltà per lutenza.
Tutto ciò compromette lassistenza e tutti i servizi minimi rivolti ai cittadini tagliando i fondi ai Lea (livelli essenziali di assistenza) e mettendo ulteriormente a rischio i rapporti con le strutture accreditate che rischiano la chiusura e conseguenti licenziamenti di centinaia di lavoratori continua Altieri
Per quanto riguarda il bilancio del 2013 a quanto pare la situazione potrebbe peggiorare, perché non sarebbe stato previsto il supplemento economico per lingresso del distretto sanitario di Portici nellAsl Napoli 3 Sud, con un aggravio di altri 90 milioni di euro circa.
Appare necessario aprire il confronto con il Commissario Caldoro per evitare che aziende già gravemente penalizzate dalla storica mancanza di posti letto e risorse dovrebbero sopportare ulteriori ed indiscriminati tagli. Conclude il Segretario Responsabile Area Metropolitana Cisl Fp Napoli, Salvatore Altieri.
La ripartizione del fondo sanitario regionale per il 2012 sta suscitando non poche perplessità, perché interviene retroattivamente con forti tagli, mettendo a rischio anche le aziende virtuose come ad esempio lAsl Na 2 Nord e lAsl Na 3 sud.
In particolare lAsl Napoli 3 Sud ha chiuso il bilancio 2012 con un utile, ma non riesce a mantenere il segno positivo a causa dei tagli a posteriori. A rischio posti letto, livelli minimi assistenziali e farmaci. LAsl diretta da Maurizio DAmora si troverebbe così nuovamente indebitata.
La gestione finanziaria dellanno 2012 dellAsl Na 3 sud, effettuata sulla base del contributo dellanno 2011, si è conclusa con un avanzo di 119.789 a dimostrazione della professionalità e della capacità messe in campo dallazienda e dai lavoratori tutti, che erano riusciti a salvare la sanità dellarea a sud di Napoli, seppur tra tante difficoltà e problemi (tanti ancora) da affrontare. Afferma Salvatore Altieri, Segretario Responsabile Area Metropolitana Cisl Fp Napoli.
Purtroppo, però dobbiamo registrare che a esercizio ormai concluso la Regione Campania interviene con il decreto 19/2013 che assegna allAsl Na 3 Sud un contributo inferiore di ben 13 milioni di euro rispetto al 2011, facendo ricadere lazienda in disavanzo così come è stato dal 2009 al 2011 anni di grande difficoltà per lutenza.
Tutto ciò compromette lassistenza e tutti i servizi minimi rivolti ai cittadini tagliando i fondi ai Lea (livelli essenziali di assistenza) e mettendo ulteriormente a rischio i rapporti con le strutture accreditate che rischiano la chiusura e conseguenti licenziamenti di centinaia di lavoratori continua Altieri
Per quanto riguarda il bilancio del 2013 a quanto pare la situazione potrebbe peggiorare, perché non sarebbe stato previsto il supplemento economico per lingresso del distretto sanitario di Portici nellAsl Napoli 3 Sud, con un aggravio di altri 90 milioni di euro circa.
Appare necessario aprire il confronto con il Commissario Caldoro per evitare che aziende già gravemente penalizzate dalla storica mancanza di posti letto e risorse dovrebbero sopportare ulteriori ed indiscriminati tagli. Conclude il Segretario Responsabile Area Metropolitana Cisl Fp Napoli, Salvatore Altieri.