Si terrà questa sera, 11 febbrario alle ore 21, presso la stazione FS di Boscoreale, l´assemblea pubblica per il problema discarica organizzata dal Movimento per la difesa del Teritorio e dal Comitato civico Boscoreale.
All´ordine del giorno la discussione sulle nuove iniziative di protesta da adottare nel solco del documento programmatico di impegno approvato nella precedente assemblea:

1. Riduzione a monte dei rifiuti e campagna informativa e formativa per dare suggerimenti sull’acquisto di prodotti che comportino una minore produzione di rifiuti (imballaggi, decorazioni superflue, materiali disomogenei e difficili da smaltire, ecc.). Valutare con attenzione ciò che si acquista, operando una scelta tra diversi prodotti dello stesso tipo, per orientarsi su quelli che, a parità di qualità, generano meno scarti;
2. Rimozione immediata dei rifiuti giacenti su tutto il territorio;
3. Raccolta differenziata porta a porta effettiva e documentata con annesso e specifico piano industriale che preveda in tempi rapidissimi un passaggio da TARSU a T.I.A., abbattendo i costi del servizio ed allo stesso tempo rispettando la direttiva europea sintetizzata dal principio “Chi inquina paga”;
4. Trattamento Meccanico Biologico (TMB): trattamento a freddo dei rifiuti con sistema di estrusione (tipo Vedelago);
5. Riciclo, Riuso e Compostaggio;
6. Incentivare controlli e sanzioni, in modo che siano un monito per quei cittadini che ancora non sono convinti che la differenziata è una questione di vita o di morte per l’ambiente naturale che ci circonda;
7. Installare, dove lo spazio lo consente, mini isole ecologiche in tutta la regione Campania nei parcheggi a servizio di: supermercati, centri commerciali, cinema, stazioni ferroviarie e marittime, discoteche, bar, ristoranti, pizzerie, lidi balneari, industrie, scavi archeologici, musei, scuole, chiese, sedi di Istituzioni Pubbliche, ospedali e in tutti i parcheggi pubblici e privati custoditi.
8. Incentivare il compostaggio domestico familiare e condominiale tramite manifesti e depliant illustrativi con relative istruzioni;
9. Applicare su tutti i prodotti in commercio un bollino colorato dello stesso colore del contenitore della raccolta differenziata alla quale è destinato quando diventerà rifiuto, mentre per i prodotti che non vanno nei bidoni applicare una targhetta con le istruzioni di come smaltirlo quando non sarà più utilizzabile;
10. Istituzione di piattaforme ecologiche in numero sufficiente per rendere agevole l’utilizzo delle stesse da parte dei cittadini, tenendo presente la particolare conformazione geografica del territorio comunale. Dette piattaforme dovrebbero essere attrezzate con delle tettoie dove depositare tutti quei rifiuti recuperabili quali mobili, sedie, divani che con piccoli lavori artigianali potrebbero essere, una volta riparati, distribuiti a tutte quelle famiglie che si trovano in stato di bisogno. La riparazione potrebbe essere affidata a dei volontari che presterebbero la loro opera come gesto di solidarietà. A questo scopo si potrebbero reclutare i volontari con manifesti o attraverso le Parrocchie, le Associazioni e i Circoli;
11. Trasmettere periodicamente il percorso del materiale riciclato dal bidone al sito di lavorazione, per sfatare la convinzione che la raccolta differenziata sia solo fittizia, e cioè che in qualche luogo lontano da occhi indiscreti il differenziato finisca con l’indifferenziato e portato così in discarica;
12. Istituzione da parte dei Comuni di uno sportello telematico per fornire ai cittadini informazioni ed aggiornamenti sulla problematica dei rifiuti in tempo reale;
13. Piano straordinario di bonifica delle aree inquinate;
14. Abolizione definitiva dei commissariati straordinari;
15. Un nuovo piano rifiuti concordato con le comunità locali autorganizzate;
16. Contro discariche e inceneritori.
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