Anche stanotte i Comitati, come da sempre del resto, hanno costretto moltissimi compattatori a tornarsene a casa evitando di sversare nel Parco nazionale del Vesuvio. In particolare è stato presidiato l’ingresso dell’autostrada delle discariche su via Zabatta a Terzigno "al fine di verificare - riferiscono con nota stampa - quanto affermato dal dott. Visone della Procura di Nola circa la presenza h24 del Corpo forestale dello Stato nei pressi della cava Sari deputato al controllo di quanto e cosa si sversa nel Parco nazionale del Vesuvio." Ma è stata una ricerca vana a quanto si apprende dagli stessi Comitati: " Come volevasi dimostrare, stanotte, ma vale anche per tutte le altre notti - raccontano - checché sostenga il PM Visone, della forestale nessuna traccia, cosa, questa attestata dal dirigente della Polizia di Stato presente nei pressi. Oltretutto - proseguono - avevamo intenzione di chiedere il rispetto dell’Ordinanza dell’Ente Parco del Vesuvio n° 01/R/10 del 23/12/10 che intima al Corpo forestale dello Stato di dare immediata efficacia (ad horas) al ripristino dello stato dei luoghi devastati dai lavori illeciti della discarica e degli annessi e il blocco di qualunque azione che aumenti il danno ambientale fin qui prodotto. Nonostante sia trascorso un mese - sottolineano - la forestale, dell’Ordinanza e del suo rispetto, manco a parlarne. Così come il controllo dello sversamento e di quello che in passato è stato illecitamente conferito nel Parco nazionale del Vesuvio.
Resta da chiedersi - concludono i Comitati - perché pagare lo stipendio a tutori dell’ordine ambientale che, per un motivo incomprensibile, omettono esecuzioni di ordini importanti e vitali per la salvaguardia del territorio a loro affidato?
Chiederemo in primis al Parco il perché del mancato rispetto di proprie ordinanze e alla magistratura di accertare eventuali dolo o omissioni."