Un albero rinsecchito, nero, con rami lunghi ed esili che si allungano stanchi verso il cielo cupo, e vanno su, con sforzo, in alto, quasi ad accarezzare, supplicare, i due ectoplasma di guardie forestali sullo sfondo: mani alla cintura, guardano la morte che avanza tra quei rami che cercano aiuto urlando nel silenzio lo strazio della natura che muore.
Rami figli di un Vesuvio offeso, violato, ucciso, divise figlie di istituzioni fantasma.
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Abbiamo voluto con questa nota didascalica sottolineare il valore di questa opera di Paola Manfredi i cui lavori si distinguono per l´originalità e per i forti contenuti sociali.
Filippo Germano

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