"Un comune che ha dato oltre l´80% dei suoi voti al presidente Berlusconi ha il diritto di chiedere il suo intervento affinché la paventata apertura della seconda discarica rimanga lettera morta". Lo ha detto all´Ansa il sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio, al termine di una nottata trascorsa nella sala giunta della Provincia di Napoli, a piazza Matteotti, conclusasi con la fine della protesta e l´istituzione di un tavolo tecnico permanente istituzionale. "Ci sono state fatte in passato promesse che non sono state mantenute - ha detto ancora il sindaco di Terzigno - a cominciare dalla messa in sicurezza. Il problema è duplice - prosegue Auricchio - oltre alla non apertura della seconda discarica nell´ex cava Vitiello, noi ci battiamo anche affinché le norme di sicurezza del primo invaso vengano rispettate". "La nostra comunità ha già dato - ha sottolineato Auricchio - e siamo pronti a mettere in campo ogni tentativo pacifico per scongiurare questa eventualita". Auricchio si chiede dove siano finiti "quelli che, all´epoca, candidarono e fecero inserire il Parco Nazionale del Vesuvio nella lista dei siti Unesco, patrimonio dell´umanità". "Nel Parco la guardia forestale è pronta a elevare una multa a chiunque porti via anche solo un fungo e, adesso, si consente di realizzare al suo interno una discarica da 3 milioni di tonnellate? Mi sembra sia paradossale...".