I dati sui tratti di costa balneabili in provincia di Napoli confermano un quadro preoccupante e rischioso per la salute dei cittdini e lo sviluppo turistico ed economico di alcune realtà in particolare per quelle dela fascia costiera vesuviana.
In questi due anni l´Amministrazione Caldoro ha brillato per ignavia bloccando opere essenziali come il depuratore di Punta gradelle o il collettore di Gragnano,ha revocato le gare e le procedure per il collettore di Ercolano e l´adeguamento del depuratore di Napoliest.La provincia ha in pratica rinunciato a qualsiasi attività di controllo sugli scarichi abusivi e per la pulizia degli alvei e dei rigagnoli che portano a mare liquami e rifiuti solidi.
L´unica attività che si sta ancora portando avanti è quella legata agli interventi del commissarioto emergenza Sarno che permetterrà di allacciare le fogne di Torre Annunziata e Trecase al nuovo collettore di foce sarno e all´allacciamento di Terzigno e San Giuseppe vesuviano ai depuratori del Medio Sarno:ma anche il commissariato Sarno con il passaggio alla Regione Campania rischia di smarrirsi in un quadro di inefficienze ,di pesanti divisioni politiche.,di condizionamento di affaristi.
"E´ grave che a fronte di tutto questo la Regione Campania non abbia prodotto alcun atto concreto per sbloccare le opere e avviare una riforma del ciclo integrato delle acque-ha dichiarato Paolo Persico-della rete FARO DEL SARNO promossa dal PDCampania-mentre va avanti lprocedur di infrazione europea anche su fogne e depurazione la Regione non ha un indirizzo chiaro e produce atti contrastanti tra loro che aumenterenno solo la confusione.L´ultima novità è la richiesta di una tutela commissariale sui conti oltre che sulla sanità anche sull´ambiente.Il gruppo parlamentare del Pd nei prossimi giorni,sulla base della risoluzione approvata all´unanimità dalla commissione ambiente del Senato il 25 Gennaio e delle dichiarazioni del Ministro dell´Ambient Clini chiederà al Governo Nazionale. di fornire una mappatura seria e definita delle questioni e anche l´adozione delle necessarie misure atte a superare i ritardi che oltre a pregiudicare l´economia e la salute di molte città rischiano di esporre l´Italia ad una pesante sanzione europea.Inoltre ci mobiliteremo come rete faro del sarno per costringere la Provincia di Napoli,i comuni e l´ato a fare fino in fondo il proprio dovere per curare il golo di Napoli ed in particolare l´area vesuviana.Ancora una volta da Pietrarsa fino ai cantieri di Castellammare passando per il Granatello,Villa favorita,Capo Oncino,Rovigliano viene negato uno dei tratti costitutivi con l´identità storica vesuviana i:il legame con il mare,per dare una prospettiva alle nuove generazioni bisogna combattre questo dato negativo che ci condiziona da oltre 40 anni."ha concluso Paolo Persico.