Tempi certi e celeri. Non sembra voler perdere tempo Giuseppe Balzano, neo sindaco di Boscoreale. All’indomani della sua proclamazione ufficiale ed in attesa del medesimo atto che ufficializzerà la composizione del consiglio comunale, sono già partite le grandi manovre per la composizione della giunta.

Al momento nessun incontro ufficiale tra le varie anime che compongono la sua maggioranza, ma già da qualche giorno si sta lavorando ad incontri bilaterali per conoscere quali sono le intenzioni dei vari partiti e movimenti della coalizione. “L’accordo c’è già” continuano a ripetere da fonti vicine al sindaco si tratta solo di smussare qualche angolo e posizionare qualche casella.

Una giunta comunale che sarà composta dal sindaco e cinque assessori, per il momento è scongiurata la possibilità di diminuire il numero di componenti della squadra del sindaco, ma qualcuno ipotizza anche che si possa affidare qualche delega ai consiglieri comunali. C’è di fatto che nella prossima squadra di governo bisognerà “rispettare” le quote rosa. Se è pur vero che la recente norma non indica nessun numero, è pur vero che recenti sentenze in merito stabiliscono che per essere in pari con la norma la presenza femminile deve rappresentare il 40%, quindi almeno due assessorati in rosa.

Sodano e il Pdl. Alcune caselle sembrerebbero del resto già fissate: come quella che porta alla nomina in giunta di Carmine Sodano, il candidato sindaco del Pdl, potrebbe avere in “dote” una delega assessoriale, in discesa le quote che lo indicavano fino a qualche giorno fa quale nuovo vicesindaco. Del resto lo stesso diretto interessato nelle ultime ore sembra aver orientato le sue dichiarazioni più sulla necessità di operare per il bene di Boscoreale, che sulle deleghe da vedersi assegnare. Una cosa è certa che non avremo un vicesindaco con deleghe “pesanti”. L’ingresso in giunta di Sodano, spalancherebbe le porte del consiglio comunale a Gaetano Campanile il più votato del Popolo della Libertà.

Il progetto di De Falco. Altro nome in pole-position per un posto in giunta è quello di Lello De Falco. La sua ostinazione e voglia di protagonismo cinque anni fu una delle cause della sconfitta del centrosinistra, dopo cinque anni il suo lavoro “certosino” dietro le quinte lo indicano come uno dei vincitori di questa tornata elettorale e i risultati ottenuti dalla sua lista lo dimostrano. Due consiglieri comunali eletti e la legittima aspirazione di ricoprire un posto in giunta. Per lui si ipotizza una delega al bilancio, ruolo che tra l’altro ha già ricoperto in passato.

Boscoreale Democratica e i due assessorati. L’accordo iniziale sottoscritto tra le parti prevedeva che all’Udc andasse il candidato sindaco, mentre al Partito Democratico la maggiore visibilità in giunta e in consiglio. C’è di fatto che all’indomani del primo turno la “famiglia si è allargata” quindi anche il Pd, o meglio Boscoreale Democratica, è costretta a rivedere le proprie ambizioni, poco male se pensiamo che alla fine forse ad essere sacrificato sarà o un posto in giunta o quello del presidente del consiglio. I nomi più accreditati in queste ore sono quelle di Giovanni Ambrosio e Luca Giordano, con quest’ultimo che appare in vantaggio rispetto al primo. C’è di fatto che all’interno del partito c’è anche una componente più spostata a sinistra che rivendica visibilità.

Le quote rosa. E’ proprio sui nomi delle donne da nominare in giunta che in questo momento resta il maggiore riserbo. Alla fine si potrebbe anche optare per una sola componente femminile e non sarebbe da escludere che possa andare ad appannaggio della componente di Tafuro. Il leader delle tre liste che ha portato in consiglio un solo esponente e, guarda caso, ad essere eletto è stato proprio l’ex sindaco e assessore che però ha già dichiarato che tra un anno lascerà (lo aspettiamo alla prova dei fatti) potrebbe a questo punto lanciare in giunta la prima dei non eletti della sua lista Antonella Aquino con la “garanzia” che tra un anno possa fare il suo ingresso in consiglio e magari a quel punto lasciare spazio a qualche altro giovane che ben si è comportato nelle sue liste. Fantapolitica? Altro nome che potrebbe essere “catapultato” in giunta potrebbe essere quello di Rosanna Paduano, al momento quarta degli eletti nel Bd, ma sui suoi voti pende come una spada di Damocle il responso del verbale della sezione numero 7 dove la candidata non avrebbe riportato 33 preferenze ma 3, un mero errore che la farebbe scivolare fuori dal consiglio e potrebbe “rientrare” in giunta.

Presidenza del consiglio. Altra poltrona “importante” è quella di presidente dell’assise comunale. Da scartare l’ipotesi che vorrebbe l’elezione di Ernesto Fiore, se non altro perché ci ritroveremo con sindaco e presidente dello stesso partito, maggiormente percorribile l’ipotesi che porta ad Antonio Mappa o in alternativa a Luca Giordano.

Giunta esterna. Altre ipotesi, molto remota, ma non certo da scartare sarebbe quella di proporre una giunta, indicata dai partiti ma formata solo da tecnici. Un modo per garantire la visibilità dei partiti che compongono la coalizione, con un incarico a termine, ovvero sei mesi il tempo che la coalizione Balzano ha indicato per realizzare i dieci punti programmatici indicati nel volantino apparso negli ultimi giorni di campagna elettorale.

Gennaro Carotenuto
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