L´emendamento alla Finanziaria che consentirebbe di mettere all´asta i beni sequestrati alle mafie "é una soluzione sbagliata: vorrebbe dire, nonostante ogni cautela, riconsegnare questi beni alle organizzazioni malavitose, che non avrebbero problemi a ricomprarle servendosi di prestanome". Ne è convinto il sindaco di Ercolano e delegato Anci alla Legalità, Gaetano Daniele, che invita il Governo a ritirare la norma.
Il primo cittadino propone piuttosto al ministro dell´Interno Maroni di "sedersi a un tavolo con l´Anci, gli amministratori e le associazioni, per valutare proposte alternative e secondo noi molto più utili".
Il rappresentante dell´Anci non esita ad ammettere che "per quanto riguarda la gestione dei beni confiscati alle mafie il problema esiste: molti piccoli Comuni, ad esempio, non hanno sufficienti risorse, e spesso grandi fortune cadono in abbandono, producendo anche un negativo effetto di immagine per la popolazione". La soluzione, però, "non può essere quella di adottare una norma capestro, senza consultare nessuno, e soprattutto sbagliando". Per questo motivo Daniele propone al Ministro dell´Interno di discutere possibili soluzioni alternative: "come Sindaco di una città con diversi problemi - rileva - riconosco a Maroni di essersi impegnato in modo serio contro la mafia, soprattutto in Campania, e per questo sono fiducioso sul fatto che vorrà ascoltarci".