Silvio Berlusconi non verrà questa mattina a Torre Annunziata per risolvere il problema di via Sepolcri, la strada, da tempo chiusa, che collega la città di Torre Annunziata a Boscotrecase, Boscoreale e comuni vesuviani.
Via Sepolcri è da alcuni anni interrotta per i lavori sospesi al ponte dell’autostrada, a causa dell’intricata vicenda di lavori da realizzare alle condotte fognarie. S’era parlato di un’apertura della strada entro fine marzo. Il nostro giornale aveva addirittura iniziato un count-down dei giorni mancanti all’apertura, un promemoria quotidiano degli impegni presi Oggi la strada è ancora chiusa e lo resterà non si sa ancora per quanto. Ed è andata perduta anche l’ultima speranza del miracolo del Cavaliere che ha rinunciato alla visita di cui avevamo dato notizia ieri.

“Ho letto i commenti su Facebook alla notizia del mio arrivo – ha spiegato il Premier - e non ho gradito il tono livoroso usato dai cittadini torresi e boschesi. Sono atteggiamenti ingenerosi verso la mia persona. Io ho fatto tanto per loro, per la questione spazzatura a Napoli e per la discarica Cava Sari e Cava Vitiello. A parte questo, c’è un altro problema. Sono da pochi giorni rientrato da Lampedusa dove, come avete visto, ho fatto l’ultimo miracolo facendo scomparire i clandestini. Non è stato facile, con questo guaio dei tunisini ho rischiato di esaurire il bonus dei miracoli per il 2011. Quello che è rimasto dei bonus, se permettete, lo tengo per me. Ho pure io i miei problemi, che credete? Con tutti sti Boccassini e Santori in giro…“.
Presidente, può mandare un messaggio di speranza ai cittadini torresi e boschesi su questa storia del ponte?
“Sapete bene che ho un debole per la costruzione dei ponti (ponte sullo Stretto di Messina, ndr) ma nel vostro caso farò un’eccezione. La soluzione possibile l’ho concordata con il Ministro La Russa, con Bossi, e con il Comando Nato che mi faranno una cortesia personale. Alle 18 in punto arriveranno in zona due bombardieri F15. Dite ai cittadini di spostarsi. Ma non a tutti, ditelo solo a quelli che mi vogliono bene!”.
Fra Geppino Olmi