Il governo non intende retrocedere di un passo dal piano avviato per far fronte all´emergenza in Campania e così facendo manterrà la promessa di liberare Napoli dai rifiuti entro tre giorni. Dopo il sopralluogo all´impianto di Acerra il lungo vertice con il sottosegretario Guido Bertolaso, il presidente della Regione Stefano Caldoro, i cinque presidenti provinciali e i prefetti coinvolti. "Fra tre giorni a Napoli non ci saranno più rifiuti", esordisce Berlusconi che, aiutato da Bertolaso, snocciola i dati di quanto fatto finora. Ringrazia le forze dell´ordine coinvolte negli scontri di Terzigno, dando credito alla tesi secondo cui dietro gli scontri vi sarebbero "alcuni facinorosi organizzati". Spiega che il problema dei miasmi è quasi risolto e che "sparirà completamente" fra 3-4 giorni. La responsabilità dei cattivi odori, aggiunge, è della società Asia che in un "momento di difficoltà economica" ha evitato di triturare i rifiuti. Quanto alla mancata firma di alcuni sindaci, il premier si dice ottimista: "Riteniamo che un accordo possa essere accettato fra dieci giorni". Conferma poi che l´apertura della seconda discarica di Terzigno, quella di Cava Vitiello che tanto malumore ha creato fra i cittadini, è "congelata" a tempo "indeterminato", ma ribadisce anche che non ci sono alternative alla presenza di luoghi di raccolta nell´area. In quella discarica, precisa comunque, arriveranno soltanto "i rifiuti della popolazione dei comuni Vesuviani". Ad ogni modo, rassicura, i rilievi dell´Istituto superiore di Sanità dicono che non vi sono valori fuori norma. Parole confermate qualche ora dopo dal ministro della salute Ferruccio Fazio. Nessun accenno, però, alle risorse complessive da destinare per le compensazioni ai comuni coinvolti. Mentre promette un "piano di aiuti concreto" per la famiglia dell´operaio che ha perso la vita domenica scorsa. Non manca qualche stoccatina all´indirizzo delle amministrazioni locali: "La situazione si sarebbe evitata con la raccolta differenziata", dice. Infine, difende l´impianto di Acerra: "Funziona bene e i dati sull´inquinamento non destano preoccupazioni". Insomma, chi credeva a un ripensamento si deve mettere il cuore in pace: "Il piano organico del governo è valido", scandisce il premier e il governo, gli fa eco Caldoro, lo applicherà con "rigore". C´é spazio anche per le domande. Il premier replica punto su punto, senza mai perdere la calma. Inciampa in un paio di lapsus, come quando - complice l´imminente partenza per Bruxelles - parla di "euro-balle" anziché di "eco-balle". O come quando anziché Ferrandelle, parla di "Ferrarelle": "Sono figlio della pubblicità", scherza, aggiungendo che con l´età è facile confondere i nomi. Nel finale una frase che riassume il senso della visita: "Avevamo detto che in dieci giorni si sarebbe risolto il problema e a sei giorni abbiamo risolto il problema al 90%". Come dire: penso a governare, non agli scandali o alle polemiche interne alla maggioranza. Intanto però se a Terzigno la tregua regge, si fa più pesante la protesta a Giugliano, il comune del napoletano dove é stato deciso di utilizzare una delle piazzole del sito di stoccaggio di Taverna del Re. Ma Bertolaso conferma che nessuna discarica sarà aperta nella località. Dure le risposte dell´opposizione: "Ci risiamo con le eco-balle", è il gioco di parole scelto da Massimo Donadi, presidente dei deputati Idv, secondo il quale Berlusconi prosegue con la politica degli "annunci, degli show e delle verità nascoste". Anche la deputata del Pd, Luisa Bossa, non é tenera: "Il premier è venuto a fare il gallo sulla monnezza". Da lui solo "bugie", rincarano la dose i senatori democratici.