"Un altro schiaffo a Pompei". Netta la presa di posizione della senatrice del Pdl, Diana De Feo, in seguito alla chiusura della biblioteca di Pompei da parte degli ispettori dell´Asl. La senatrice ha presentato un´interrogazione parlamentare (alla quale hanno aderito anche gli altri gruppi parlamentari della commissione Cultura del Senato, tra i quali la Lega) ai ministri Ornaghi, Fornero e Balduzzi dopo aver avuto notizia che la locale Asl nei giorni scorsi, a seguito di un sopralluogo, ha chiuso i locali della biblioteca ponendo i sigilli anche al suo prezioso contenuto. Si tratta di oltre 20mila volumi, fra pregiate carte di scavo e studi originali di Plinio il giovane. "Un nuovo colpo per uno dei gioielli archeologici d´Italia devastato da crolli e incuria - si legge in una nota della senatrice De Feo - il Governo deve tutelare la salute dei lavoratori della Soprintendenza di Pompei ospitati nei container-ufficio giudicati fatiscenti, privi delle più elementari garanzie per la sicurezza e con la presenza di amianto, intervenendo immediatamente con la ricollocazione, in tempi brevissimi, del compendio di straordinario valore scientifico rappresentato dalla biblioteca, prendendo provvedimenti, inoltre, affinché il complesso dell´ex Antiquarium, il cui restauro è ormai stato completato da oltre 15 mesi, sia aperto finalmente al pubblico".

In seguito alle dichiarazioni della senatrice De Feo è giunta nel pomeriggio la smentita da parte della Soprintendenza. L´ente archeologico ha precisato che la biblioteca resta aperta e che l´unico provvedimento preso interessa il personale, dislocato in una stanza attigua a quella in cui sono raccolti i preziosi volumi che sono integri e ben conservati.