Approvato, questa mattina, a larga maggioranza il bilancio di previsione 2014. “In un momento di crisi globale, il comune di Torre Annunziata ha abbassato le tasse, ha mantenuto gli standard di welfare intatti ed è intervenuto sullo sviluppo della città soprattutto con gli interventi nelle scuole”. Fuga ogni critica il sindaco Starita a poche ore dal termine del consiglio comunale che ha visto la maggioranza rinsaldata anche nei numeri.
“Discutiamo sui numeri – ribadisce il primo cittadino – Abbiamo messo in campo interventi importanti che vanno dalla ZFU alla riduzione delle tasse. Inoltre, sulla riqualificazione del quadrilatero carceri, abbiamo riproposto a finanziamento il progetto già ritenuto idoneo nel 2013. Contiamo di accedere ai fondi Jessica (acronimo di Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas) per l’intero importo che supera i 12 milioni. Intanto stiamo anticipando i lavori di abbattimento degli edifici pericolosi”.

L’unica nota stonata della giornata è la mancata approvazione del Bilancio Pluriennale 2014/2016 sui lavori pubblici. Il tema, in realtà, non è proprio arrivato in aula: i revisori dei conti, nel rapporto presentato sul bilancio dell’Ente, al capitolo 8.1 affermano: “L’Ente non ha redatto il programma triennale dei lavori pubblici. Pertanto codesto collegio rileva l’impossibilità di eseguire lavori pubblici nel 2014”. Lapidaria la risposta di Starita: “Il piano è stato approvato in giunta e sarà portato nel prossimo consiglio comunale per l’approvazione dell’assise. Non c’è a alcun problema sulla questione”.

“Non ho ritenuto opportuno approvare il bilancio per questa nota importante dei revisori” - afferma Enzo Ascione. Il consigliere dei Progressisti e Democratici si è astenuto sui singoli emendamenti, votando contro il Bilancio. “Devo ammettere, però, che quest’anno l’ente fa un passo avanti sulla tutela delle fasce deboli, innalzando le esenzioni Irpef fino ai redditi di 7.500 euro, a fronte dei 7.000 euro degli anni passati”.

Questione Tari. “Dopo il passaggio alla società pubblica – continua Ascione – possiamo constatare un risparmio dell’ente che si riflette in un risparmio medio per i contribuenti di circa l’8%. Sono segnali di attenzione di palazzo Criscuolo a fronte dei mancati trasferimenti dello Stato”.


Raffaele Perrotta