In merito alle accuse mosse in campagna elettorale sullo sforamento del patto di stabilità da parte dell’amministrazione Starita interviene l’assessore al bilancio, Vincenzo Ascione: “Solo menzogne strumentali sono state dette in merito allo stato di salute del bilancio comunale della nostra città. Avvilisce apprendere che in nome di una speculazione politica non ci si faccia scrupolo nel far circolare voci che non hanno riscontri oggettivi e che creano allarme sociale.

Innanzitutto mi preme evidenziare che il comune non ha sette milioni di debito, ad oggi non vi sono obbligazioni contratte che non sono state onorate. Così come non è possibile affermare spudoratamente che il patto di stabilità non sia stato rispettato. Gli indicatori che ci consentiranno di appurare tale eventualità saranno presi in considerazione al momento della stesura del piano consuntivo.

E’ indubbio che la crisi finanziaria internazionale ha una ricaduta notevole, in negativo, sulla liquidità degli enti comunali e sulla tempistica dei trasferimenti provenienti dagli organi sovracomunali. Ritardi che incidono notevolmente sull’assetto del nostro bilancio dando luogo ad una situazione di criticità.
Come amministrazione comunale abbiamo scelto di pagare tutti i fornitori del nostro comune, si tratti di società, cooperative sociali o di altra natura. Una scelta tesa a garantire una legittima ricompensa a chi ha prestato la sua opera, specialmente in un periodo di crisi come quello che stiamo affrontando.

Molti altri enti comunali hanno optato per posticipare i pagamenti fino a 36 mesi dalla consegna dei lavori, e ci sono anche casi nella nostra provincia che registrano ritardi anche superiori. Noi ci siamo adoperati affinché tali ritardi, che rappresentano delle enormi criticità per le società, non gravassero sulle ditte che hanno dato vita ad una collaborazione con il nostro comune.

Mi preme sottolineare che la situazione odierna sarebbe molto più rosea se i fondi regionali assegnati al nostro comune, si fossero realmente trasformati in liquidità presso le nostre casse, mi riferisco, tra i tanti, al progetto della bretella di congiunzione tra il porto e l’autostrada del valore di 3.800.000 euro (fondi regionali) o al progetto di realizzazione dell’impianto di sollevamento e completamento della rete fognaria (fondi FIO) che ammonta ad un milione di euro.

Al di là della realtà torrese il rispetto del patto di stabilità è diventata una spada di Damocle sulla testa di ogni comune. Non è un caso se, alla luce di una difficoltà oggettiva, sta prendendo sempre più vigore la discussione di rivedere i suoi parametri per evitare una paralisi totale di tutte le attività degli enti locali”.