Ennesima operazione dei carabinieri contro la camorra vesuviana. Questa volta a finire in manette sono tre presunti esponenti del clan Pesacane, operante a Boscoreale. Grazie ad un blitz all´alba infatti, i militari della Compagnia di Torre Annunziata e del Nucleo Investigativo hanno tratto in arresto in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere Santolo Martire classe 1966, Massimo Tolentino classe 1974 e Angelo Renato, classe 1959. Quattro le ordinanze firmate dal Gip Amelia Primavera su richiesta della DDA di Napoli (la quarta ordinanza è stata notificata in carcere a Giuseppe Pesacane, ritenuto il reggente dell´omonima cosca).
L´accusa per i tre è favoreggiamento personale aggravato dall´art. 7, mentre per Pesacane, già detenuto nel carcere di Monza, è falsificazione di documenti.
Le indagini (con l´ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali), svoltesi nel periodo che va da aprile 2007 a febbraio 2008, hanno permesso di scoprire le attività illecite del clan. Secondo gli inquirenti Martire e Tolentino erano i fedelissimi del boss con i quali si spostava di notte in autostrada per concludere gli affari illeciti. Era consuetudine che il bosso noleggiasse auto di grossa cilindrata (BMW o Mercedes) per spostarsi sull´asse Brescia - Napoli: di notte scendeva all´ombra del Vesuvio, concludeva gli affari e prima dell´alba ripartiva per il Nord Italia. I carabinieri che pedinavano i soggetti poi arrestati hanno potuto constatare che raggiungevano in autostrada anche velocità di 250-300 Km/h.
L´unico incensurato degli arrestati è Tolentino Massimo, commerciante di fiori e piante ad inizio attività; Martire Santolo invece, pregiudicato, è titolare del bar Refuge di Boscoreale (ai confini con Trecase).
Il terzo, Renato Angelo di Boscoreale, titolare di una ditta di costruzioni, è stato arrestato a Coccaglio in provincia di Brescia dove era residente, nella stessa abitazione dove fu arrestato ad agosto 2007 Giuseppe Pesacane.