Maxi sequestro di hashish a Volla: un carico di circa 2 tonnellate è stato intercettato dai carabinieri del comando provinciale di Napoli. La droga, a bordo di un tir proveniente dalla Spagna, era nascosta in scatoloni in mezzo a melanzane. Il tir con targa portoghese era guidato da Fernandez Rodriguez Antonio, un autista spagnolo 37enne che lavora per una ditta della penisola iberica. Ai carabinieri l´uomo ha dichiarato di aver sbagliato strada finendo per presentarsi all´ingresso del mercato ortofrutticolo di Volla in via Palazziello, ove è stato bloccato e sottoposto a controlli.
Il maxi carico era sicuramente destinato alla criminalità organizzata campana ed aveva seguito la ormai consueta rotta dal Marocco alla Spagna e via terra fino in Italia. "Le due tonnellate di hashish sequestrate a Volla - sottolinea il colonnello Mario Cinque, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli - rappresentano uno dei più imponenti sequestri di hashish fatti negli ultimi anni". Un sequestro di 2.000 chili era stato operato nel quartiere napoletano di Fuorigrotta, sempre dai carabinieri del comando provinciale di Napoli, nel maggio 2009. La droga, che sul mercato avrebbe procurato un ricavo di circa 20 milioni di euro, secondo i carabinieri era sicuramente destinata a un clan o a un gruppo di clan napoletani e, tenuto conto dell´elevato quantitativo, si ritiene fosse destinata non solo alla provincia di Napoli ma anche ad altre regioni d´Italia. Il valore di acquisto della sostanza è di circa 2 milioni di euro con un ricavo, secondo quello che è il mercato corrente, come detto, di almeno 20 milioni.

Nel corso degli accertamenti a Volla si è scoperto che il tir trasportava scatoloni di melanzane: la maggior parte aveva un peso normale tenuto conto della sola presenza degli ortaggi mentre altri, una settantina, erano pesantissimi: al loro interno è stato trovato lo stupefacente. L´autista ha dichiarato ai carabinieri che la sua presenza a Volla era occasionale. Un discorso ritenuto poco credibile dai militari. I sacchi di iuta all´interno dei quali la droga era confezionata in panetti da 100 grammi avevano segni inequivocabili lasciati da acqua marina, probabilmente perché il carico era stato buttato a mare nelle vicinanze della costa spagnola, per correre meno rischi, dai trasbordatori che l´avevano spostato dal Marocco.