E’ crisi politica a Boscoreale. Il cambio della geografia politica del consiglio comunale con la nascita del Movimento Popolare Boschese, ha indotto gli altri membri della maggioranza consiliare a chiedere un azzeramento della giunta. Nella serata di giovedì è prevista una lunga riunione tra le parti per decidere il futuro dell’Amministrazione di Boscoreale.

Una lettera riservata, protocollata nella mattinata di lunedì 20 gennaio, è stata recapitata al primo cittadino Giuseppe Balzano. Nelle missiva si chiede al sindaco di rivedere gli equilibri in giunta alla luce della costituzione del nuovo gruppo che annovera il presidente del consiglio Antonio Mappa, i consiglieri Giacomo Tafuro, Gaetano Campanile e Patrizia Buono, e che vanta in giunta il vicesindaco Carmine Sodano e l’assessore Antonella Aquino.

Un cambiamento nel rapporto di forza interno alla maggioranza che non piace all’ala che si rifà al Partito Democratico, anche se quest’ultimo non è stato mai ufficialmente costituito in consiglio comunale. Inoltre, nella missiva, si lamenterebbe una mancata azione amministrativa sul territorio. Del volantino con i 9 punti e che rappresentò il trait d’union di una coalizione che definirla “variegata” è riduttivo, a distanza di sette mesi quasi nulla è stato realizzato e le prime tre delibere di giunta del 2014 sembrano sconfessare quello che era stato l’accordo che aveva portato alla vittoria di Balzano al ballottaggio.

Insomma parte della maggioranza dopo aver rinunciato a ruoli e visibilità in nome di un’azione amministrativa fattiva e migliorativa del territorio boschese, che evidentemente non c’è stata almeno nei termini ipotizzati all’inizio dell’avventura di questa Giunta, ora presenta il conto e chiede l’azzeramento di tutte le cariche.

La crisi politica, vera, si apre ora quindi a sette mesi dal risultato delle urne. Questa sera (23 gennaio) il sindaco Balzano ha inteso convocare tutti i consiglieri, assessori e segretari di partito. Tanti gli scenari che potrebbero profilarsi nelle prossime ore, da un cambio di maggioranza al “sacrificare” qualche nome in Giunta.

Gennaro Carotenuto