Inizia la campagna elettorale e con essa riparte la guerra dei manifesti, brutti, ingombranti, invasivi. I candidati spendono fior di milioni per dare sfoggio dei loro sorrisi su faccioni spesso impresentabili. Sui murali in giro si vede di tutto ed anche i voltagabbana hanno il coraggio di sorridere dal’alto dei loro cartelloni. Gli attacchini si fronteggiano nottetempo aspettando che il rivale si allontani per coprire i suoi manifesti e vederseli coperti a sua volta da un altro ancora più paziente di lui.
In realtà la norma è chiara. Il Comune dovrebbe montare gli spazi elettorali mettendoli a disposizione per tempo di partiti e candidati. Successivamente ogni partito deve fare richiesta di uno spazio elettorale che gli verrà assegnato dall’ufficio competente del Comune. Tutti i richiedenti hanno diritto ad uno spazio ed ovviamente non si possono affiggere manifesti fuori da quelli elettorali.
Questo avviene in Italia.
Nei comuni del vesuviano sembra vincere, come sempre, il più furbo o il più forte. Un esempio su tutti quello che ci è stato segnalato da Boscotrecase: la settimana scorsa sono apparsi manifesti elettorali di diversi candidati sui quali sono state applicate delle strisce di carta recante la scritta “Questo manifesto è ABUSIVO”. Questo week end invece sono stati affissi dei manifesti sui quali però non è intervenuta nessuna sanzione. I cittadini chiedono: perché alcuni manifesti sono abusivi e altri no?
Questo spazio è aperto ai cittadini che vorranno segnalarci altri casi di affissione selvaggia.