La crisi del commercio a Torre Annunziata ha fatto registrare un calo di profitti che tocca percentuali medie del -30 % nel 2011. Le cause di questa flessione sono molteplici. La congiuntura nazionale ed internazionale che sta impoverendo le tasche dei cittadini è certamente un fattore determinante, ma alla base della crisi c’è anche la mancanza di dialogo e di collaborazione tra istituzioni ed esercenti. E’ quanto sta accadendo nel comune oplontino, come ha sottolineato in una nota la dirigenza dell’Associazione Commercianti di Torre Annunziata aderente ad Unimpresa. Nel comunicato diffuso agli associati l’associazione denuncia “note negative legate alle poche risorse disponibili, ma soprattutto ad un dialogo quasi assente, sicuramente non imputabile alla nostra dirigenza, con chi dovrebbe occuparsi delle sorti di questa città. Purtroppo i nostri principali interlocutori istituzionali – si legge nella nota – sono una classe politica locale la cui qualità è sotto gli occhi di tutti, e che la vede poco propensa ad occuparsi del commercio, ma molto più impegnata a riproporsi per guidare la città ancora una volta per i prossimi anni”. Il riferimento è all’attuale governo cittadino guidato dal sindaco Giosuè Starita. L’amministrazione comunale oggi sta provando a rilanciare l’economia con l’istituzione dello Sportello Unico per le Attività Produttive e la Zona a Burocrazia Zero. Provvedimenti utili e necessari in un comune depresso come Torre, ma che non cancellano gli ultimi anni caratterizzati, secondo molti esercenti, da un pesante immobilismo e scarsa attenzione alle istanze dei piccoli imprenditori.

L’associazione tenterà di risollevare le sorti del commercio torrese mantenendo alta la coesione e l’unità d’intenti tra tutti gli associati e rinnovando la dirigenza dando spazio ai giovani imprenditori. “E’ giunto quindi il tempo, avendo esaurito il nostro compito transitorio, di prepararci al rinnovo delle cariche sociali dell’associazione, che per ragioni di opportunità saranno fissate al termine delle elezioni amministrative. Vi chiediamo pertanto – conclude la nota -, poiché riteniamo urgente e necessario un rinnovo “vero” della guida dell’associazione, di indicarci, anche tra i propri familiari o collaboratori delle vostre aziende, persone, purché giovani, che intendono impegnarsi nella prosecuzione dell’attività associativa, per il bene del commercio e del territorio cittadino”.