Il ballo tipico delle lavandaie, il mercato dei prodotti locali, dal pesce alla frutta, i personaggi storici ma anche alcune figure particolari come la zingara, l’ubriaco e il suonatore di tammorre, a fare da contorno alla Natività. Un intero paese si è impegnato a Boscoreale (Napoli) per la realizzazione del Presepe vivente a costo zero – visto che dai genitori ai commercianti della zona tutti hanno portato il loro contributo – della scuola dell’infanzia e primaria del plesso Nicola De Prisco dell’istituto comprensivo Dati di Boscoreale, guidato dalla dirigente Pasqualina Del Sorbo. Oltre 200 gli alunni coinvolti, a ognuno dei quali è stata affidata una parte perché tutti fossero protagonisti nell’intento di dare significato alla rappresentazione della nascita di Gesù. Un’occasione al tempo stesso di solidarietà concreta visto che in concomitanza è stato organizzato un mercatino di Natale il cui ricavato sarà utilizzato per acquistare beni da donare a famiglie che soffrono particolarmente il periodo di forte crisi e per continuare a sostenere il progetto di adozione a distanza. Undici le scene rappresentate. Si inizia dal coro degli angeli per proseguire con la corte di Re Erode, il fornaio, l’osteria, la Natività. Poi un affresco nel quale sono protagoniste lavandaie, ricamatrici, filatrici e stiratrici e continuando i giocatori di carte, il pittore vedutista, gli artigiani, il mercato, i re Magi e la re magia. ‘’E’ la Speranza, così come ci ha ricordato Papa Francesco – spiega la dirigente Pasqualina Del Sorbo – la luce che illumina il nostro cammino, che ha spinto gli alunni, i docenti e tutto il personale del plesso scolastico di questa istituzione a voler rappresentare nel modo più classico e semplice il Natale. Il presepe realizzato con la partecipazione di tutti gli alunni e con la creazione di cose semplici vuole essere il ‘messaggio positivo’ che dal cuore dei piccoli arriva a tutti. L’idea diventa una scena reale e traccia il cammino della speranza affinchè non si resti indifferenti a quanti sono in difficoltà e nonostante questo non perdono l’entusiasmo’’.

Il tutto seguendo un unico filo comune: il presepe vivente napoletano non è più solo un simbolo religioso ma uno strumento descrittivo, identificativo e unificante della comunià di appartenenza. Il presepe napoletano è stato e rimane un veicolo di identificazione della ‘gens napoletana’ e l’’antesgnano di quel realismo che ha caratterizzato le rappresentazioni teatrali e le produzioni cinematografiche napoletane.