Piano Casa: via libera della giunta alla perimetrazione del nuovo strumento approvato con la legge della Regione Campania 19 del 29 dicembre 2009. Si punta con forza alla riqualificazione delle periferie, in particolare quelle a nord della città dove nei decenni scorsi c´è stata una crescita disordinata, e delle aree di edilizia residenziale pubblica.

L´Amministrazione ha approvato ieri sera la delibera con cui si delimitano gli ambiti territoriali entro cui pu・essere applicata la legge regionale del Piano Casa “Misure urgenti per il rilancio economico, per la riqualificazione del patrimonio esistente, per la prevenzione del rischio sismico e per la semplificazione ammnistrativa”.

Il lavoro ・stato svolto in tempi veloci dalla giunta per dare la possibilit・al consiglio comunale di approvare il provvedimento entro i 45 giorni precedenti alla convocazione dei comizi elettorali, durante i quali per legge il consiglio non pu・essere convocato.

E´ stata approvata, nella seduta di ieri sera, anche la delibera con le linee guida del Pi・Europa.

“Abbiamo voluto interpretare il Piano Casa- ha dichiarato il sindaco Salvatore Vozza nel corso della conferenza stampa che si ・tenuta stamattina per presentare il provvedimento- come un´occasione di sviluppo per la citt・ non semplicemente come una deroga agli strumenti urbanistici vigenti. Lo abbiamo fatto tenendo conto dell´importante lavoro svolto finora con il Pi・Europa, che punta alla riqualificazione della linea di costa e armonizzandolo con le scelte possibili grazie al Piano Casa”.

“Il Piano Casa- continua il primo cittadino stabiese- ・un´opportunit・importante soprattutto per le periferie come Annunziatella, Ponte Persica, Schito, Pioppaino, Pozzillo dove sar・possibile intervenire sugli edifici residenziali, non solo con gli aumenti previsti dalla legge ma anche soprattutto con il loro miglioramento antisismico ed energetico”.

“Rivolgo un appello all´intero consiglio comunale- conclude il sindaco Salvatore Vozza- affinch・discuta il documento.Se non venisse approvato, a Castellammare non ci sarebbero certezze per chi opera sul nostro territorio”.

“Si tratta di provvedimenti di rilevante portata per lo sviluppo urbanistico della citt・ – afferma l’assessore all’urbanistica Raffaele Esposito - in quanto contengono scelte che riteniamo strategiche per il suo futuro, e precisamente la trasformazione in senso turistico, con la restituzione del mare ai cittadini, di un’area, quella del PIU EUROPA, al momento tra quelle di pi・scadente valore ambientale, il miglioramento della qualit・urbana dell’edilizia residenziale delle periferie, la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica, in modo da consentire a fasce sempre pi・ampie di popolazione di poter accedere, a prezzi contenuti, al diritto della casa.”

Ora la parola passa al Consiglio Comunale che dovr・discutere di tali argomenti nella seduta convocata per il giorno 2 febbraio.

“Ci auguriamo che tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione – prosegue l’assessore all’urbanistica – sappiano valutare a pieno la portata di tali provvedimenti e diano il proprio fattivo contributo. Purtroppo i tempi ristretti che la legge regionale impone, uniti alla scadenza elettorale del marzo prossimo, comprimono, contro la nostra volont・ i tempi del dibattito, ma siamo convinti che tutti si muoveranno nell’interesse della citt・.”

“Infine intendo fare un ringraziamento particolare, a nome dell’amministrazione comunale, ai dirigenti e ai tecnici del settore urbanistica e dell’ufficio PIU EUROPA per l’impegno e la professionalit・dimostrate nella predisposizione di tali atti.”

Ecco cosa prevede il Piano Casa e la sua perimetrazione a Castellammare, come approvata dalla giunta.

La legge regionale esclude come ambito di applicazione tutte le zone con vincoli di inedificabilit・ previsti dalle leggi urbanistiche vigenti, come ad esempio:
l centro storico
l zone di rispetto cimiteriale, ferroviario e stradale
l aree di sviluppo industriale
l aree vincolate da tutele paesaggistiche, archeologiche e ambientali

L´Amministrazione ha scelto di escludere dall´applicazione del Piano Casa:
l le aree ricadenti nel PIU´ EUROPA: linea di costa da foce Sarno alla villa comunale

Questa scelta ・motivata dal fatto che queste aree, indicate dal consiglio comunale con la delibera di giugno 2009, rientrano gi・in una programmazione unitaria dello sviluppo urbanistico.
L´Amministrazione ha scelto di puntare sulla riqualificazione degli ambiti in cui ricadono comparti di edilizia di residenza pubblica, come ad esempio:
l rione Cmi
l quartiere San Marco (Cicerone, via Cosenza)
l aree industriali dismesse al Savorito

In queste aree, attraverso l´intervento pubblico, ・possibile abbattere gli attuali edifici di edilizia residenziale pubblico e ricostruirli con incrementi fino al 50%.
Gli interventi privati, in queste aree, devono essere concordati con la parte pubblica e dovranno prevedere quote di housing sociale del 30% oltre agli standard urbanistici come verde pubblico e aree attrezzate a destinazioni collettive


Il Piano Casa si applica a tutte le altre zone della citt・ in deroga al Piano Regolatore Generale, e prevede per i proprietari la possibilit・di:
l ampliamento fino al 20% della volumetria esistente degli edifici residenziali uni-bifamiliari, comunque per edifici non superiori a mille metri cubi e edifici residenziali con non pi・di due piani fuori terra, oltre all´eventuale piano sottotetto
l in alternativa all´ampliamento, in edifici a prevalente destinazione residenziale, modifica di destinazione d´uso da volumetria esistente non residenziale a volumetria residenziale fino a un massimo del 20%
l demolizione e ricostruzione degli edifici residenziali, all´interno della stessa unit・immobiliare catastale e delle pertinenza esterne asservite al fabbricato entro il limite del 35%
l sostituzione edilizia, anche con mutamento delle destinazioni d´uso e a parit・di volumetri, di immobili ricadenti in aree urbanizzate e degradate, dismessi al 31 dicembre 2009, con dimensioni di lotto non superiori ai 15.000 metri quadrati. Nel caso di aree produttive le attivit・devono essere dismesse da almeno tre anni. L´intervento di sostituzione deve comunque prevedere la destinazione del 30% a edilizia sociale
l mutamento di destinazione d´uso a fini abitativi di edifici destinati prevalentemente ad uffici, non superiori a diecimila metri cubi e ricadenti in aree urbanizzate. Sono escluse le aree agricole e produttive. L´intervento deve prevedere comunque edilizia convenzionata almeno per il 20%.
Si prevede che queste norme saranno applicate nella maggior parte dei casi alle zone dall´Annunziatella fino al confine con Pompei e Torre Annunziata, come ad esempio Ponte Persica, Schito, Pioppaino.

Tutti gli interventi previsti dovranno contenere l´adeguamento alla normativa antisismica e di sicurezza degli edifici, nonch・miglioramenti dal punto di vista energetico per la sostenibilit・ambientale. Il Piano Casa si pu・applicare esclusivamente agli edifici condonati, oppure – nel caso di prime abitazioni- a quelli per i quali ・in corso la procedura di condono con la valutazione dei singoli casi.