Il Napoli ritrova gol e punti, batte l’Atalanta 3-2 al San Paolo e difende il secondo posto dalle insidie del Milan vittorioso al Meazza col Palermo. I rossoneri restano a -2, il 14 aprile a San Siro c’è lo scontro diretto e sarà un big match che il Napoli affronterà dopo aver finalmente superato la crisi di gioco e risultati che lo ha attanagliato per sette partite di fila tra campionato ed Europa League. Una crisi coincisa con il digiuno di Edinson Cavani, anch’egli tornato a gioire oggi con una doppietta che scaccia in un sol colpo tutte le voci di mercato o di presunti problemi familiari. Si va alla sosta col morale risollevato. Unici nei su cui Mazzarri (espulso nel finale per proteste) potrà e dovrà riflettere: le amnesie difensive che hanno consentito all’Atalanta di rimontare per due volte con uno sfortunato autogol di Cannavaro e ed un evitabile gol di Denis.

GIOCA DZEMAILI – Come preannunciato Mazzarri preferisce Dzemaili a Inler in mezzo al campo. Pandev vince il ballottaggio con Insigne in attacco. Nell’Atalanta confermato il 4-4-2 con Carmona e Biondini in mezzo al campo e Moralez e Denis tandem offensivo tutto argentino.

CAVANI SI SBLOCCA - Al 3’ Zuniga entra in area e viene trattenuto da Lucchini. Valeri indica il dischetto, Cavani trasforma potente e preciso. Il Matador, alla rete numero 19 in campionato, non segnava dal 26 gennaio (Parma-Napoli 1-2).

NAPOLI RITROVATO – Molti, al pessimismo delle critiche eccessive che pure sono circolate negli ultimi giorni, rispondevano che al Napoli sarebbe bastato un gol per ritrovare smalto e brillantezza. Avevano ragione. Il rigore realizzato dal Matador apre ad una serie di giocate, combinazioni e triangolazioni offensive che portano gli azzurri a sfiorare il raddoppio per almeno tre volte con Pandev, Cavani e Hamsik che non trovano la porta per questione di centimetri da posizioni comode.

AUTOGOL CANNAVARO - Al 32’ il pareggio dell’Atalanta alla prima sortita offensiva degli orobici dalle parti di De Sanctis: bel passaggio filtrante di Giorgi per Denis che entra in area e serve Bonaventura. Il numero 10 sbaglia clamorosamente il tocco sotto porta, ma un rimpallo penalizza Cannavaro: autorete. Il gol è rocambolesco, ma la difesa del Napoli si fa infilare con facilità preoccupante. Al punto che l’Atalanta, galvanizzata dal pareggio, va vicina al raddoppio con una gran punizione da 30 metri di Carmona: palla che tocca la traversa e finisce alta.

CAVANI BIS – Nella ripresa il Napoli riprende a condurre il match col piglio iniziale e ricomincia ad attaccare a testa bassa. L’Atalanta si chiude a riccio e respinge tutti gli attacchi con grande tenacia. Emblematico il doppio intervento disperato di Consigli prima e di Lucchini poi su Cavani e Pandev che sugli sviluppi di un’unica azione sfiorano il 2-1. Il gol è nell’aria, Mazzarri preme sull’acceleratore e mette dentro Armero per Gamberini disegnando un inedito 4-3-3 con Hamsik regista e Armero ala sinistra. Una mossa che costringe l’Atalanta a rintanarsi ulteriormente e, infine, a capitolare. Minuto 20: Cavani riceve in area spalle alla porta marcato da Stendardo e Lucchini. Girata fulminea e palla piazzata nell’angolo dove Consigli non può arrivare: gran gol del Matador, doppietta che consolida il primato in classifica cannonieri a quota 20 gol.

BEFFA TANQUE – La prima mezzora del secondo tempo è però una fotocopia del primo: al 28’ arriva il pareggio dell’Atalanta. Segna l’ex di turno Denis superando Cannavaro, Behrami e De Sanctis in uscita. Difesa ancora sorpresa dal movimento del Tanque, che non esulta e quasi chiede scusa ai suoi ex tifosi.

RISCOSSA PANDEV – Non può essere il solito Napoli di febbraio, incompleto, impacciato, sofferente con le piccole. Oggi si è visto che non è quel Napoli. La conferma arriva al 36’: Armero dentro per Pandev che a un passo dalla porta non sbaglia: 3-2. Crolla il muro dell’Atalanta, positivo l’ingresso di Armero, si sblocca anche Pandev, il San Paolo esulta. Nel finale la festa potrebbe scatenarsi con Hamsik che ben servito da Insigne ha la palla del 4-2, ma Consigli si oppone alla grande. Il sipario si chiude su Mazzarri che esulta nei pressi del tunnel degli spogliatoi guadagnato con qualche minuto d’anticipo causa espulsione per proteste.

L’ANALISI – E’ la classica vittoria scaccia crisi. Il Napoli ritrova gol, punti, gioco e giocatori. Cavani e Pandev in primis, autori rispettivamente della spettacolare doppietta e del gol decisivo (Pandev non segnava in campionato dalla settima giornata, Napoli-Udinese 2-1). Si è rivisto anche un ottimo Hamsik e si sono evidenziati in positivo anche Zuniga, Dzemaili e Armero, oltre al solito Behrami. La nota dolente resta quella di Maggio, ancora sottotono, sostituito e fischiato nel secondo tempo, e della difesa tutta, De Sanctis compreso, penetrabile come si era vista col Chievo. La sosta forse giunge proprio nel momento giusto: risolto il problema attacco, ora c’è il tempo per registrare anche i movimenti difensivi e fare quadrato prima dello sprint finale.

Roberto Scognamiglio