Il giorno 12-10-2012, anticipato a mezzo telegramma, la scrivente Associazione, unitamente al sig. Francesco Di Giorgio (rappresentante dell’Associazione) hanno comunicato le proprie dimissioni dal Comitato per la festa votiva del 22 ottobre 2012, per divergenza con la gestione e la conduzione di detto Comitato, ritenute non rispondenti allo spirito collegiale e quindi ai principi statutari che ne avevano ispirato la sua costituzione.

Considerando, a nostro avviso, questo tema di sentito interesse per la comunita’ torrese, e per le categorie rappresentate, riteniamo fornire alcune informazioni che ci hanno indotto in un primo momento a parteciparvi seppure solo in fase di costituzione, per meglio chiarire le motivazioni della nostra successiva decisione di dimetterci :

Il giorno 11-09-2012, siamo stati convocati presso l’ufficio cultura, dall’Assessore ai grandi eventi dott. Giuseppe Raiola,; l’oggetto della convocazione era l’invito a partecipare alla realizzazione della Festa del prossimo 22 Ottobre.
L’Assessore Raiola ci informava che avendo l’Amministrazione precedente, sforato i vincoli imposti dal patto di stabilita’, si imponeva una politica di rigore nella spesa, per cui in buona sostanza non era stato possibile appostare in bilancio alcuna risorsa per la festa, e che l’evento poteva essere realizzato in maniera sobria, con il massimo risparmio, ed esclusivamente con il contributo generoso dei cittadini, commercianti, e imprenditori privati, politici locali, per cui si chiedeva la disponibilita’ da parte nostra di contribuire ad effettuare una raccolta di fondi tra gli esercizi commerciali cittadini. Allo scopo era necessario la costituzione di un Comitato che programmasse la completa gestione dei fondi raccolti e la loro destinazione alle attivita’ dei festeggiamenti compresa la parte religiosa, su un programma preventivamente condiviso all’interno del Comitato.
Pur non condividendo alcune cose riferite per motivi facilmente intuibili, ci siamo dichiarati disponibili, alle richieste dell’Assessore facendo prevalere il senso di responsabilita’, verso una tradizione che bisogna assolutamente difendere, considerato anche gli importanti flussi di pubblico che la festa riesce ad assicurare, tanto indispensabili in un periodo in cui negozi cittadini sono molto provati dalla terribile crisi di consumi in atto.


Nel merito si sono avanzate alcune richieste:

- che del Comitato avrebbero fatto parte tutte le Associazioni cittadine che rappresentavano realmente interessi sociali ed economici della popolazione coordinate dall’Assessorato interessato, e che tutte le attivita’ si sarebbero svolte previa deliberazioni collegiali;
- che con particolare riferimento alla programmazione delle attivita’, di tutelare, con controlli capillari da parte delle istituzioni preposte, il commercio locale rispetto all’assalto incontrollato di venditori abusivi di qualsiasi genere di mercanzia ad ogni angolo di marciapiede come avviene da anni nonostante le nostre reiterate segnalazioni; di non organizzare attivita’ in concorrenza con i negozi, i bar, le pizzerie e altri esercizi cittadini;
- che il rendiconto economico delle attivita’ venisse reso pubblico attraverso i social network in modo dettagliato specificando i soggetti contribuenti e gli importi dei contributi raccolti e le spese sostenute con l’elenco dei fornitori beneficiari.

Pertanto il nostro obiettivo era unicamente di contribuire a salvare la Festa, accogliendo l’appello che ci veniva rivolto, ma di fronte alla chiara constatazione che il Comitato sarebbe unicamente servito a elemento di facciata, per decisioni prese in altre sedi, non ritenendo necessaria la nostra partecipazione abbiamo deciso le nostre dimissioni, con l’auspicio che l’evento venga comunque organizzato nel migliore dei modi.

L´Associazione Commercianti
aderente Unimpresa