Questa sera, domenica 29 novembre alle ore 19:00, in occasione dell´inaugurazione della nuova sede del Caffè Letterario e degli studi della web radio Nuovevoci (presso la scuola secondaria di I grado Alfieri-Manzoni di via Gambardella), sarà presentata la canzone "Nun Simm Fortapàsc", scritta da Antonio Manzo, direttore di Radio Nuovevoci, e cantata da più di trenta persone (tra cui compaiono anche il sindaco Giosuè Starita ed il parroco Don Antonio Ascione). «Questa canzone rappresenta un appello, una speranza, una presa di coscienza, una sfida da cogliere, una voglia di riscatto e - dichiara l´autore - tutte queste cose messe assieme. La nostra città, per risorgere, deve passare obbligatoriamente per il recupero del concetto di comunità, troppo spesso messo da parte dinanzi ai singoli egoismi, in campagna elettorale come nella quotidianità. Quello di coinvolgere così tante persone intorno a una "semplice" canzone è solo un piccolissimo passo, sperando che la continuità sia data da chi ne ha il potere».
Oltre alla canzone, sarà presentato anche il videoclip, girato tra le strade torresi e ricco di momenti toccanti, alternati proprio con le immagini dei tanti improvvisati cantanti all´opera in fase di registrazione.
La locandina dell´evento recita che è vietato l´ingresso a chi non crede al futuro di Torre Annunziata: messaggio forte e risonante proprio come le parole finali della canzone che ripetono "Nun Simm Fortapàsc".
Durante la serata sarà, inoltre, possibile visitare la struttura, recuperata dopo diverse settimane di lavoro e che, grazie alla disponibilità del Dirigente Scolastico Biagio Peluso, ospiterà gli eventi del Caffè e le registrazioni delle trasmissioni radiofoniche dello staff Nuovevoci.

Di seguito il testo della canzone:

Nun simm Fortapàsc
(testo e musica di Antonio Manzo)

Questo non è il tempo di stare a ricordare
Di come una città viveva grazie al mare
Di uomini puliti e pastifici immensi
Di scavi e di turisti, di celebri consensi

Alfani, Simonetti e Cesaro sono nomi
Di uomini e di strade che non viviamo più
Piene di motorini, di loschi movimenti
Di traffici permessi dai nostri occhi in giù

Dai politici egoisti, dai loro giochi tristi
Di amore verso Torre non ne vediamo mai…

Torre Annunziata ti amo e ti odio

Quel che era l’arte bianca è diventata a strisce
Stupefacenti noi di un degrado che colpisce
Dai giovani agli anziani, tutti senza futuro
Con gli occhi verso il nord per un posto più sicuro

Veropalumbo, Siani, Pastore, Staiano
Uccisi da un nemico con la pistola in mano
Cinema, calcio, sicurezza, ospedale
privati di diritti che non chiediamo più

Torre Annunziata ti amo e ti odio

Se nel momento del voto spegniamo la testa
Perdiamo il diritto a qualsiasi protesta
Pensando che il nostro non cambia un bel nient
Mandiamo in frantumi il nostro presente

Torre Annunziata ti amo e ti odio

Eppure c’è ancora chi crede e chi resta
e combatte ogni giorno in questa foresta
oneste persone, stanche ma forti
di questa città hanno a cuore la sorte
Non credono che un casello divida
In due parti una storia, in due parti una vita
Un magma si alza dal cuore e ci porta
A urlare con forza: NOI NUN SIMM FORTAPASC