I carabinieri hanno eseguito nel corso della notte a Portici, 32 ordinanze di custodia cautelare in carcere.Sono emesse dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli nei confronti di capi e affiliati del clan camorristico dei Vollaro. Sono ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso,estorsioni, traffico di stupefacenti, armi.Tra loro anche Antonio Vollaro, capo attuale del clan ed altri 4 figli di Luigi Vollaro,capo storico condannato a due ergastoli.
Per portare a conclusione l´operazione sono stati impegnati anche due plotoni dell´esercito per liberare una città sotto scacco della camorra. Portici, 60mila abitanti in provincia di Napoli, era completamente controllata dal clan Vollaro, un organizzazione criminale emergente che imponeva il pizzo a imprenditori e commercianti. I proventi servivano a finanziare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti. E´ quanto emerge dalle indagini del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli che hanno arrestato nella notte, con l´aiuto del 19esimo reggimento Cavallegeri della Brigata Garibaldi, 32 esponenti del clan. I militari hanno circondato l´area e gli edifici dove sono stati effettuate le catture.

Le estorsioni non risparmiavano nessuno. Il pizzo veniva chiesto anche ai venditori ambulanti, costretti a versare fino a 40 euro la settimana, ai proprietari delle imbarcazioni ormeggiate nel porto della città e ai fiorai del cimitero cui venivano richiesti 250 euro al mese.
Ai pagamenti mensili si aggiungevano degli "extra" da versare in tre momenti precisi dell´anno: a Natale, a Pasqua e a Ferragosto.

Nello scorso gennaio, a causa delle intimidazioni subite, lo storico ristorante della città "Ciro a mare" fu costretto alla chiusura e i proprietari del locale costretti a emigrare nel Nord Italia.