Torre Annunziata - In questi ultimi giorni l’Istituto S.M. Mazzarello è stato protagonista di una serata molto particolare ed intensa: in una sala teatro splendida e gremita si è infatti svolto il convegno—dibattito sull’”Educazione nel sogno e nella passione di don Bosco”. Tra i presenti, circa 300 persone tra cui anche Mons. Raffaele Russo.
Dopo il saluto della Preside sr. Maria Esposito e il canto di benvenuto degli allievi, la discussione, coordinata da suor Ausilia De Siena, ha avuto come appassionato e importante relatore don Luis Roson professore di Filosofia ed Antropologia della Pontificia Università Salesiana.
Don Luis ha intrattenuto i numerosi convenuti con aneddoti sulla vita del Santo piemontese e sul suo operato nei confronti dei giovani della sua terra che in realtà celavano un deciso ed accorato messaggio ad affrontare le problematiche educative del nostro tempo con la stessa allegria, lo stesso impegno e la stessa tenacia di don Bosco. Un educatore quindi, che non percepisca il ragazzo come problematica o ostacolo alla realizzazione di un progetto ma si ponga come amico, fratello, genitore, ascoltatore, in grado di fare gruppo, di infondere coraggio e speranza. Un progetto educativo dove il giovane è innanzitutto una persona con il suo bagaglio, i suoi problemi, la sua personalità unica e irripetibile, da amare non genericamente ma personalmente!
Numerosi e molto pungenti gli interventi dei tanti convenuti, ai quali don Luis ha risposto con disarmante semplicità e chiarezza. Tra scroscianti e conviti applausi il teologo spagnolo ha concluso la serata con un commosso e illuminato ricordo alla giornata della memoria.
Peccato che in una serata tanto bella abbiano, ancora una volta, brillato per la loro assenza il sindaco ed i politici della nostra amata città invece di dare appoggio e risalto alle iniziative di questo glorioso istituto che tanto bene ha fatto e fa, sia come scuola superiore che come oratorio in un territorio che presenta non poche problematiche e difficoltà. Non dimentichiamo infatti, che l’Istituto Mazzarello rischia seriamente di dover chiudere se non si formerà una nuova prima liceo il prossimo anno. E quando si perde o si chiude qualcosa è sempre una sconfitta per una città e una società come quella torrese che lotta per riscattare la propria immagine ed identità. Non dimentichiamo che l’istituto Mazzarello è una vera eccellenza per il nostro territorio non solo per i metodi educativi che mirano alla formazione non solo culturale ma etica e morale dei giovani ma anche per le progettazioni e i laboratori all’avanguardia di cui dispone la scuola.
NINO VICIDOMINI