Agovino: "Voglio chiarezza o lascio!"
Blando: "Mi sento un burattino!"

Paradossale, kafkiana, ai limiti della normale tollerabilità. E’ questa la situazione che, ormai da diverso tempo, caratterizza la stagione del Savoia. Nel pomeriggio, il presidente Vincenzo Angellotti convoca una conferenza stampa per fare chiarezza sulle diverse problematiche che attanagliano, attualmente, il glorioso sodalizio biancoscudato. Di punti da chiarire, ce ne sarebbero a iosa. L’oscura vicenda legata all’esonero del tecnico Agovino, la lettera di scuse inviata alla assistente di volo della Air Italy, l’allontanamento per motivi disciplinari dei calciatori Mascolo, Basso, De Rosa (i primi due, sembra, per motivi legati a quanto accaduto sul volo di ritorno da Catania, il terzo per un diverbio con il proprio tecnico scatenatosi nel corso dell’ultima gara), le continue grane societarie che non permettono il rafforzamento della squadra. Anche uno sparuto gruppo di tifosi si raduna presso il Giraud. Arriva il presidente. Rimprovera e sprona i suoi calciatori prima del previsto allenamento pomeridiano. Tuttavia, alcuni supporters interrompono il dialogo, costringendo lo stesso Angellotti ad allontanarsi dall’impianto sportivo. La conferenza stampa è annullata. Frettolosamente, viene steso un comunicato stampa con il quale si informano i giornalisti presenti del grave episodio. I tifosi, intanto, parlano con tecnico e calciatori. Anche la seduta di allenamento, salta. Poco dopo, il tecnico Mauro Agovino ed il direttore generale Ciro Blando decidono di concedersi ai taccuini dei cronisti ed agli interrogativi dei tifosi. Le parole dei due tesserati sono alquanto pesanti. Agovino si dice pronto a dimettersi nel caso in cui non venga fatta immediata chiarezza in seno alla società: “ormai- esordisce l’allenatore oplontino – non so più quale sia il mio interlocutore. E’ innegabile come a capo della società vi siano attualmente due persone. Ci vuole maggiore chiarezza. Soprattutto qualcuno deve dirmi se c’è la volontà di continuare con il sottoscritto. Altrimenti sono pronto a tirarmi indietro, già dalla prossima domenica”. Non certo meno significative, le dichiarazioni del direttore Blando: “ero giunto a Torre con i migliori propositi per aiutare la squadra della mia città. Purtroppo, ho l’impressione di essere stato soltanto usato. Mi sento un burattino. Dovrò assolutamente chiarire il mio ruolo”. Lo scenario grottesco, ovviamente, fa scivolare in secondo piano il calcio giocato. Eppure, domenica, arriverà al Giraud il Neapolis Mugnano dell’ex presidente Moxedano. Una partita di vitale importanza per restare quantomeno aggrappati alla zona play-out. Ma anche il problema retrocessione, ormai, si confonde all’interno di questo scenario. Grottesco, appunto.
SALVATORE PIRO