La senatrice Anna Maria Carloni ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro per i Beni e le Attività Culturali sulla necessità di “dotare l’area archeologica dei mezzi e degli strumenti adeguati e necessari a coprire i vuoti di organico al fine di consentire la piena fruibilità dell’area archeologica di Pompei da parte dei visitatori”.
In particolare la senatrice nel testo dell’interrogazione ricorda che “con Decreto del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2008, ai sensi e per gli effetti dell’art. 5 comma 1 della legge 24.02.1992, n. 225, è stato dichiarato, fino al 30 giugno 2009, lo stato di emergenza in relazione alla situazione di grave pericolo in atto all’area archeologica di Pompei” e che “il Commissario delegato Prefetto dott. Renato Profili, a fronte di una carenza di personale addetto alla vigilanza ha previsto la possibilità di avvalersi, per lo svolgimento di compiti di sorveglianza e vigilanza dei beni culturali, dell’attività di associazioni di volontariato”.
“ Considerato che – aggiunge la senatrice del Pd - i siti archeologici sono sottoposti ad una legislazione nazionale di tutela, che richiedono l’impiego di personale che deve rispondere a particolari requisiti di professionalità ed affidabilità, si richiede di sapere quali criteri di scelta saranno adottati per selezionare le associazioni di volontariato da impegnare nella sperimentazione; quali iniziative di formazione per far acquisire la necessaria professionalità ai volontari delle associazioni; quale impegno, tempi e modi di impiego dei volontari; quali i tempi e la durata complessiva della sperimentazione, per non creare delle nuove sacche di precariato; quali i criteri di selezioni dei volontari al fine di evitare forme di discrezionalità; quali in dettagli le forme di utilizzo della somma di 300.000€ impegnata per la stipula di convenzioni con le associazioni di volontariato” .
Infine, conclude la senatrice Carloni, “ si chiede se il Ministro non ritenga necessario dotare l’area archeologica dei mezzi e degli strumenti adeguati e necessari a coprire i vuoti di organico al fine di consentire la piena fruibilità dell’area archeologica di Pompei da parte dei visitatori”.