Non c’è dubbio. Le dichiarazioni rilasciate ad un organo di stampa locale dal capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Torre Annunziata, Bruno Orrico, necessitano di un approfondimento della magistratura. E per una volta tanto a dirlo sono sia l’Amministrazione Comunale guidata da Giosuè Starita, che trascinerà Orrico in tribunale per diffamazione a mezzo stampa, che due partiti di opposizione, Sinistra e Libertà e Italia dei Valori (ai quali si è accodato successivamente il Partito Democratico), che hanno chiesto l’intervento della Procura per fare chiarezza sulla vicenda.
Una brutta storia. Iniziata male - con la nomina di questo dirigente che si portava già al seguito, al suo arrivo a Torre, una vicenda giudiziaria in corso, accompagnata da critiche e polemiche - e finita peggio, con queste accuse gravissime di Orrico rilasciate alla stampa all’indomani della revoca dell’incarico da parte del sindaco.
Ma procediamo con ordine: l’accusa di Orrico è principalmente all’indirizzo dell’assessore ai Lavori Pubblici Franco Colletto, in particolare per “una telefonata dell’assessore ai Lavori Pubblici che, interferendo per l’ennesima volta con l’attività dell’Ufficio Tecnico, ha chiesto in modo perentorio al collaudatore di Palazzo Criscuolo di siglare due stati di avanzamento, concernenti lavori contestati e non funzionali, perché eseguiti solo parzialmente. Nell’apprezzare il rifiuto espresso dal collaudatore, - afferma Orrico - ho condiviso il suo disgusto. Voglio ricordare che Palazzo Criscuolo è interessato da almeno un lustro da lavori infiniti che ancora non vengono completati. Si ricorda, sull’argomento specifico, che dalla contabilità sottoposta alla verifica del collaudatore, è risultato che l’impresa, a fronte delle opere eseguite prima dell’ennesima, unilaterale sospensione, ha ricevuto addirittura 28 mila euro in più».

Una grave accusa appesantita da un´altra dichiarazione: “Pensi che hanno persino avuto da ridire sul fatto che ho preteso che la ditta appaltatrice dei lavori di pavimentazione di corso Vittorio Emanuele III rifacesse il manto bituminoso per la seconda volta, visto lo stesso non era stato eseguito a regola d’arte. Ebbene, sono stato accusato di essere troppo fiscale e che sarebbero bastati pochi rappezzi per risolvere il problema».

Oltre a questo Orrico LANCIA, a contorno delle sue pesanti affermazioni, un allarme sulla possibile perdita di finanziamenti per “l’immobilismo di questa amministrazione” mettendo nel contempo in risalto alcuni tratti distintivi del suo lavoro svolto a Torre: “Ho coordinato il tavolo tecnico dei 19 comuni vesuviani per la predisposizione del piano di impiantistica afferente il ciclo integrato dei rifiuti”, a cui ha aggiunto: “è stata mia l’intuizione (relativamente al Ponte di Via Sepolcri, ndr) di coinvolgere l’Assessorato alla Protezione Civile regionale, retto da Edoardo Cosenza. Solo così è stato possibile sbloccare una situazione che altrimenti sarebbe durata ancora per chissà quanto tempo”.
Auspicando che non sia solo questo quanto fatto da Orrico a Torre Annunziata (sarebbe un po´ poco, per la verità), la prima domanda che ci poniamo - indipendentemente dalla verità o meno delle sue accuse che saranno vagliate dai magistrati - è: perché Orrico parla solo ora? Cioè dopo il suo siluramento avvenuto con una lettera del sindaco che gli chiede di lasciare l’incarico entro il termine di sessanta giorni? Perché Orrico non ha denunciato questi episodi nel momento in cui avvenivano?

La nostra opinione è che le dichiarazioni di Orrico siano “avvelenate”, quindi al momento poco credibili - da dimostrare in sede giudiziaria - a causa della perdita dell’incarico avvenuta in modo traumatico. Circa le accuse nei suoi confronti, riteniamo che l’assessore Franco Colletto debba al più presto chiarire pubblicamente la sua posizione in merito a quanto affermato dal capo dell’ufficio tecnico.
Infine, da alcune informazioni da noi raccolte, sembrerebbe che la permanenza di Orrico a Torre sia stata segnata anche da alcune lettere inviate, nel corso degli ultimi mesi al Sindaco Starita, dai dipendenti dell’Ufficio Tecnico, i quali lamentavano l’assenza del Capo e la relativa ingovernabilità dell’ufficio. Ingovernabilità poi palesata nella sfiducia che i dipendenti hanno firmato contro l’ingegnere Bruno Orrico.
La lettura di questi passaggi mette insieme il quadro dei dati attualmente disponibili e dai quali è già possibile formarsi un primo giudizio su quanto è avvenuto in questi anni in uno degli uffici più importanti per il futuro del comune oplontino.
Un’ultima cosa: Orrico avrebbe dichiarato che al ritorno dalle ferie si recherà nel suo ufficio per riprendere il suo lavoro, ovviamente per contestare (anche fisicamente) nel merito il provvedimento di revoca dell’incarico. Se ciò avvenisse davvero la scrittura di questa brutta pagina, di cui sicuramente leggeremo gli esiti giudiziari nei mesi a seguire, si arricchirà anche di un episodio grottesco di cui i cittadini torresi, alle prese con problemi ben più seri, farebbero volentieri a meno.
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Sulla vicenda, come riportato in articolo, sono intervenuti alcuni partiti d’opposione con alcuni comunicati che, per completezza di informazione, pubblichiamo di seguito:

Comunicato Sel
"Quello che avevamo paventato qualche settimana fa è puntualmente avvenuto. L’ennesima manovra di palazzo ha portato alla revoca dell’incarico del dirigente dell’UTC, con motivazioni tutte da verificare, su cui SEL ha già presentato un’interrogazione in occasione del prossimo consiglio comunale. Ma ciò che più inquieta sono le dichiarazioni rilasciate dal dirigente al giornale “Torresette”, parole che fanno riferimento a indebite pressioni e a condotte fuori dalla norma.
Si tratta con tutta evidenza di affermazioni che non possono cadere nel vuoto e che, laddove confermate, dovrebbero essere oggetto di attenzione del Prefetto e dell’Autorità Giudiziaria.
Il Sindaco, che aveva voluto fortemente la nomina di quel dirigente che ora ha rimosso, è chiamato ad un immediato chiarimento politico e a rendere conto dell’operato del suo Assessore ai LL.PP., che era già da considerare fallimentare prima ed ora vede allungarsi anche l’ombra di presunte irregolarità."

Comunicato PD
“Il dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, ing. Orrico, ha rilasciato dichiarazioni che riteniamo gravissime e rivelatrici di uno spaccato inquietante, politicamente disgustoso, moralmente inaccettabile.
Come è noto, il Pd ha più volte manifestato perplessità sulla nomina di Orrico; quindi, nessuno può sospettare accondiscendenza o simpatia verso questo funzionario pubblico che, tuttavia, leva il coperchio ad una pentola maleodorante e svela comportamenti e scelte inquietanti, lontani dall’etica pubblica, non conformi alla legge.
In via esplicita o deduttiva Orrico racconta di pressioni, spartizioni, lottizzazioni di incarichi, interferenze anomale, abuso delle leggi Bassanini, pagamenti in eccesso, mancato accesso a risorse per contrapposizioni e lotte di potere, iniziative per evitare controlli sulla qualità dei lavori.
Non sappiamo cosa altro potrebbe venir fuori da più incisivi interrogativi.
Dopo l’emergenza democratica siamo in piena emergenza morale.
Il Pd, nelle sue diverse articolazioni, quindi, alla luce della gravissima situazione determinatasi, ha deciso di presentare un esposto/denuncia alla competente Procura, alle cui giudiziose valutazioni si rimette; nel contempo, investe i propri gruppi parlamentari per valutare l’attivazione di iniziative di competenza degli uffici territoriali del governo e chiede che gli assessori coinvolti lascino immediatamente la carica ricoperta in attesa che l’intera vicenda venga chiarita.”