Sono stati arrestati i quattro presunti autori dell´omicidio del consigliere comunale Luigi Tommasino, 43 anni, ucciso lo scorso 3 febbraio a Castellamare di Stabia.
Si tratterebbe di affiliati al clan D´Alessandro, cosca storica della zona. L´indagine è stata condotta dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Il consigliere comunale, appertenende al Pd, fu assassinato con 13 colpi di pistola mentre si trovava in auto, con il figlio Raffaele di 13 anni, che rimase illeso.

Due degli uomini arrestati hanno deciso di collaborare con la giustizia e sono stati avviati al programma di protezione. Attualmente si trovano in una località protetta.

«Forse aveva preso denaro del clan». Luigi Tommasino potrebbe essere stato punito per essersi impossessato di una somma di denaro destinato al clan D´Alessandro. È quanto emerge dalle attività investigative condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli. Resta da capire a che titolo si sia appropriato della somma di denaro.


OMICIDIO TOMMASINO, PRESI I KILLER. IL SINDACO: "LA CAMORRA SI PUO´
ESTIRPARE. STRAORDINARIO LAVORO DELLE FORZE DELL´ORDINE. LA POLITICA ORA
FACCIA UNO SCATTO IN AVANTI"
Il sindaco Salvatore Vozza e l´assessore alla Legalità Raffaele
Iezza esprimono forte soddisfazione per l´operazione di polizia. In
mattinata si sono recati presso il Commissariato di Polizia per
ringraziare personalmente il primo dirigente Luigi Petrillo ed esprimere
le sue congratulazioni al capo della Squadra Mobile di Napoli, Vittorio
Pisani.
"Le forze dell´ordine hanno fatto un lavoro straordinario - dichiarano il
primo cittadino stabiese e l´assessore Iezza- A loro e ai magistrati, che
stanno conducendo le indagini, vanno i nostri più sinceri ringraziamentiLa
camorra si può estirpare. I fermi effettuati stamattina lo dimostrano. Non
possono e non devono esserci omicidi che restano impuniti, tantomeno un
fatto di sangue così efferato qual è stato l´omicidio del consigliere
comunale Gino Tommasino. Se si pensa a delitti degli anni ´80 e ´90 che
sono rimasti per lungo tempo senza spiegazioni, diventa ancora più
evidente quanto sia stato importante il lavoro svolto dalle forze
dell´ordine e dalla magistratura in questo periodo". "Ora la politica, le
istituzioni, la città devono dimostrare di dare una risposta altrettanto
forte contro la camorra- continuano il sindaco Salvatore Vozza e
l´assessore Raffaele Iezza- Sarebbe utile che il consiglio comunale si
riunisse di nuovo per lanciare una sfida a viso aperto contro la
criminalità organizzata, come seppe fare con grande determinazione nelle
ore immediatamente successive a quel delitto così sconvolgente. Il lavoro
delle forze dell´ordine merita una risposta del genere, così come lo
merita Castellammare che non ha paura e lo meritano quei tanti giovani che
hanno saputo dimostrare il loro impegno contro la camorra anche attraverso
l´iniziativa intorno al libro di Saviano". "Sono convinto- conclude il
sindaco Salvatore Vozza- che i fermi di oggi saranno particolarmente utili
a spiegare ogni dettaglio intorno all´omicidio Tommasino e a rendere piena
chiarezza. Indipendentemente dalle motivazioni e le responsabilità del
delitto, la politica deve dimostrare con chiarezza da che parte sta
eliminando ogni eventuale zona d´ombra e assumendosi pienamente le sue
responsabilità. In questo senso sarebbe utile che la Commissione
parlamentare antimafia esaminasse il caso di Castellammare e che venissero
effettuate tutte le verifiche possibili sull´operato dell´Amministrazione.
L´ho chiesto otto mesi fa, convinto della trasparenza dell´azione
amministrativa. Lo faccio di nuovo ora, perchè la città deve avere
risposte certe su tutto quanto è avvenuto".