Francesco Scarpa e Francesco Vitale due giocatori legati dalla stessa passione per la propria squadra del cuore. In un calcio dove le bandiere non esistono più e i sentimenti vengono messi in secondo piano è strano trovare due calciatori ‘romantici’. E fa ancora più effetto che i due abbiano fatto pazzie per due squadre che sono intrappolate da anni nella cosiddetta ‘quarta serie’. Per diventare capitano e simbolo del Savoia, Scarpa ha deciso di scendere di ben due categorie, mentre Vitale ha vissuto le stesse cose nelle passata stagione quando con la sua Turris ha vinto la coppa Italia di D, sfiorando anche la vittoria dei playoff. Ebbene, poi capita che quest’ultimo vada a giocare all’Agropoli e che si trovi di fronte gli oplontini, da sempre acerrimi rivali della sua squadra del cuore, e si rischia il finimondo. Le schermaglie erano già cominciate in settimana sul profilo Facebook dell’attaccante e sono poi proseguite anche nel pre-partita del Guariglia. Ogni calciatore sa che gli sfottò fanno parte del gioco delle parti, ma alle volte capita che la tensione e l´adrenalina faccia dimenticare loro tutto ciò. Ed è quello che è successo a Vitale. L’attaccante dei delfini ha risposto ad ogni coro degli ultras e al suo gol ha baciato il suo tatuaggio e provocando gli stessi. Come evidenziato dalla foto di Nunzio Iovene, in arte il Cigno, Scarpa, colpito anche nel suo orgoglio di torrese, ha subito redarguito Vitale, reo di aver esagerato un po’ troppo. Lo stesso ha poi provveduto a tenere tranquilli gli oltre mille sostenitori giunti da Torre Annunziata, evitando il finimondo. In uno stadio fornito, ma pur sempre da serie D, come quello del Guariglia si sarebbe potuto scatenare l’inferno ed è stato questo a rendere il gesto dell’agropolese ancor più grave. I giocatori sono pur sempre un esempio da seguire per tanti giovani, ma alle volte sbagliano, soprattutto se c’è di mezzo la squadra del cuore. Certo si potrebbe incolpare Scarpa di aver fatto la stessa cosa proprio un anno fa. Il fantasista dopo aver segnato con la sua Paganese, un eurogol alla Nocerina, ha mostrato con fierezza la maglia del Savoia dedicando il gol al compianto Salvatore Amatrudo. A differenza di quanto successo ieri, in quell’occasione si giocò a Chieti e senza la presenza di pubblico. Certo il gesto non ha fatto brillare gli occhi ai tifosi molossi, ma perlomeno il capitano dei bianchi non ha rischiato di far generare problemi d´ordine pubblico. Come al solito la verità sta sempre nel mezzo. E’ commovente che due giocatori tengano così tanto ai propri colori, ma alle volte il troppo amore può far commettere gravi errori.

Gianluca Buonocore

Foto Nunzio Iovene Il Cigno @rt