Per la cifra di circa seimila euro agevolavano l´assunzione di docenti e di personale amministrativo tecnico e ausiliario per incarichi di supplenza nelle scuole della provincia di Napoli, accedendo e modificando abusivamente le graduatorie del Ministero dell´Istruzione. Autori della truffa ai danni del Miur - quantificata in circa mezzo milione di euro - sono un docente-sindacalista di una scuola primaria della Provincia di Napoli, Paolo Proto, 47 anni, e un dipendente dell´Ufficio Scolastico Provinciale del capoluogo partenopeo, Francesco Matrone, 65 anni, entrambi gia´ al centro di analoghe inchieste. Matrone, in particolare, si trovava gia´ agli arresti domiciliari perche´ sul suo computer, sequestrato tempo addietro nell´ambito dell´inchiesta, fu trovato materiale pedopornografico. Ai domiciliari e´ finito ora anche l´insegnante. Nel complesso, 105 le persone che sono riuscite ad ottenere indebitamente gli incarichi. Le accuse nei confronti del docente - intorno al quale ruotava la truffa - sono di corruzione, truffa, falso e accesso abusivo a un sistema informatico. Gli autori della truffa non avevano le credenziali d´accesso al sistema informatico del Ministero dell´Istruzione nel quale pero´ entravano utilizzando le password di alcuni colleghi, probabilmente trafugate. La posizione dei colleghi titolari delle password utilizzare per modificare le graduatorie e´ attualmente al vaglio degli inquirenti. Il sistema scoperto dai magistrati della Sezione Reati contro la Pubblica Amministrazione della Procura di Napoli, in collaborazione con i finanzieri del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, e´ stato ampiamente delineato: una volta avuto accesso ai database, le graduatorie venivano manipolate maggiorando i punteggi e talvolta anche inserendo persone che neppure avevano presentato domanda. Il periodo durante il quale si e´ sviluppata la truffa va dal 2005 al 2009. Individuati, pero´, anche casi risalenti a periodo antecedenti, fino al 2001. Una volta ottenuta la maggiorazione dei punteggi era anche necessario giustificarla: a corredo venivano prodotti anche certificati di servizio e attestati di qualifiche professionali falsi con i quali era possibile ottenere incarichi e maggiorazioni di stipendio traendo in inganno i dirigenti scolastici. Le indagini sono scattate nel 2008, dopo la presentazione di un esposto-denuncia alla Procura da parte di un dirigente dell´Ufficio Scolastico Provinciale di Napoli: il funzionario segno´ presunte irregolarita´ nella formazione delle graduatorie provinciali relative all´anno 2007-2008. Sospetti che si sono trasformati in certezze durante l´attivita´ investigativa, condotta con perquisizioni, sequestri, intercettazioni telefoniche e anche attraverso l´audizione di persone ritenute informate sui fatti. Effettuati anche numerosi accertamenti bancari mirati. Numerosi gli accessi abusivi al sistema informatico del Miur individuati gia´ nelle prime fasi dell´indagine delle Fiamme Gialle che hanno evidenziato indebiti incrementi di punteggio nelle graduatorie provinciali di Napoli per 42 docenti. La Procura partenopea ha notificato l´avviso di conclusione delle indagini preliminari a tutte le persone coinvolte nella truffa insieme al docente-sindacalista e il dipendente dell´Ufficio Scolastico Provinciale di Napoli.