Sotto accusa le modalità di svolgimento della raccolta differenziata. Mentre le ultime statistiche fornite dal SIR (sistema informatico rifiuti) riferiscono che le percentuali di differenziata, effettuata nel comune stabiese sono ancora oggi lontane dai livelli di sufficienza richiesti dal decreto Ronchi, in via Paride del Pozzo i residenti sono pronti a scendere in piazza per protestare contro l’eccessivo sovraccarico di uno dei pochi cassonetti dedicati alla raccolta differenziata. «Ogni mattina – spiega Carmen Bardiglia - si nota una processione di macchine che viene a depositare l´immondizia nei bidoni per i rifiuti posizionati in via Paride del Pozzo. La notte i bidoni vengono svuotati dagli addetti, ma alle 8,00 i bidoni sono già stracolmi, in quanto dal Parco Imperiale in poi vengono a depositare i rifiuti nel bidone per la raccolta del cosiddetto “organico”, che si trova all’incrocio della nostra strada. Tuttavia, è talmente tanta la spazzatura depositata che chiunque deve accedere in tale strada, per non parlare quando si è accompagnati da bambini, deve respirare ed avere avanti ai propri occhi quell´obrobrio». Dello stesso avviso Carla Celentano. «La nostra zona è popolata da circa 20.000 mila abitanti, e, soprattutto via Cosenza è tra le zone della città dove la raccolta differenziata si fa con più regolarità. Tuttavia, i bidoni di via Paride del Pozzo arrecano disagio per la viabilità e per il pedaggio di persone che sono costretti a scendere dal marciapiede per passare e per gli studenti che si fermano aspettando di entrare a scuola ma che nel frattempo sono costretti a respirare aria che non ritengo sia pura. Chiediamo, quindi, la rimozione totale dei cassonetti dei rifiuti solidi posizionati in via Paride del Pozzo, in attesa che altrettanti cassonetti siano depositati per tutta la zona». Preoccupato della vicenda Antonio Sicignano, vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania. «L’amministrazione comunale deve intervenire subito in Via paride del Pozzo. Auspico che quanto alla differenziata ci sia una imminente inversione di tendenza, perché ancora oggi, secondo quanto emerge dal Sistema Informatico dei Rifiuti, le percentuali di differenziata sono troppo basse. Ancora una volta l’amministrazione si è fatta trovare impreparata, perché nella città c’è tanta voglia di collaborare, ma spesso in alcune zone mancano addirittura i cassonetti per la differenziata. E quei pochi che ci sono, vengono presi d’assalto»