Si è tenuto ieri, presso la sede cittadina di Via Regina Margherita, l’incontro dei dirigenti, iscritti e simpatizzanti SEL con i lavoratori dei comparti produttivi presenti
a Castellammare di Stabia. In un momento di crisi economica, ma anche sociale, gli esponenti del partito di Vendola hanno messo in piedi un momento di confronto con gli operai di Avis, Fincantieri, Stabia Porto ed i lavoratori delle Terme. All’incontro erano presenti anche i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, nonché sindacalisti dei sindacati autonomi. Un momento di confronto, a tratti acceso, con donne ed uomini fortemente preoccupati perché da troppi mesi senza stipendio. “Sinistra Ecologia e Libertà – hanno detto all’ unisono i dirigenti del partito stabiese – condivide ed appoggia la piattaforma
predisposta dai sindacati. Stigmatizziamo le strumentalizzazioni fatte,
purtroppo, da chi non capisce che il problema è serio ed è anche molto grosso.
I lavoratori non possono essere chiamati a vivere all’interno di futili e
sterili polemiche. Sia chiaro: noi siamo per il mantenimento delle unità
produttive”. Una chiara scelta di campo, dunque, che vede gli uomini di SEL,
senza se e senza ma, dalla parte dei lavoratori, delle loro famiglie e quindi
dalla parte della Castellammare reale. Nel corso del dibattito, poi, a tenere
banco è stata soprattutto la questione relativa a Fincantieri: “Le Istituzioni
sono chiamate ad assumersi le proprie responsabilità. Bisogna aprire un tavolo
a livello regionale e nazionale sulla vertenza Fincantieri a Castellammare. Un
tavolo per la dignità degli operai (dell’azienda e dell’indotto) e della città.
Noi come partito ci batteremo affinché questo possa avvenire. La nostra
posizione è chiara: non c’è salvezza senza bacino di costruzione e soprattutto
non c’è Castellammare senza Fincantieri”. All’incontro erano presenti, oltre
all’intero gruppo consiliare di SEL a Palazzo Farnese, il coordinatore
cittadino Catello Imparato, il responsabile enti locali Tonino Scala ed il
leader dell’opposizione Salvatore Vozza.